Di Francesco sbotta: “Questa è la Roma, proviamo a valorizzarla”

Sta per iniziare un tour de force che metterà a serio rischio la panchina di Eusebio Di Francesco. L’allenatore della Roma dopo la sconfitta a sopresa contro la Spal in campionato spera di mettere subito a tacere le voci su un suo possibile esonero battendo il Cska Mosca, sapendo che comunque non basterà perché poi ci saranno due difficili trasferte consecutive contro Napoli e Fiorentina.

Vietato guardare troppo in avanti, però. Già la partita contro il Cska Mosca è di fondamentale importanza, e non può essere sottovalutata visto che i russi nel turno precedente hanno battuto il Real Madrid e sono ora in testa al girone. Di Francesco è consapevole dell’importanza della partita.

Come si sta preparando la squadra a questo appuntamento? Non gli era piaciuto l’approccio alla partita contro la Spal.
Sono cose interne e riservate. Dico solo che le partite non si preparano nelle ultime due ore. L’approccio iniziale alla gara per me è stato ottimo dal punto di vista della voglia, magari siamo mancati nell’ultimo passaggio. Nel secondo tempo abbiamo perso il filo logico della preparazione della gara. Nell’allenamento di ieri si sono allenato quelli che non hanno giocato. Adesso serve ricostruire alcune cose a livello mentale.

Più in generale come si spiega gli alti e bassi di questo inizio di stagione?
Questa è la cosa che mi tormenta: ritrovare un assetto e positività anche nel sistema di gioco. Il secondo tempo è stato deludente per la reazione. Per crescere questa squadra deve avere la forza di dare continuità a quello che fa anche nei momenti di difficoltà e non perdere il filo conduttore. Con la Spal abbiamo dimostrato di essere superiori per gran parte del primo tempo, in quei casi bisogna approfittarne. La prima situazione di difficoltà è stato il calcio di rigore. Poi non siamo più riusciti a riprenderla.

Quali sono le condizioni di Kolarov, De Rossi e Schick?
Penso di poter recuperare tutti e tre, anche se il responso definitivo lo avrò oggi soprattutto su Kolarov e De Rossi. Per quanto riguarda Schick, ha avuto un piccolo problema di infiammazione muscolare, ieri si è allenato con un piccolo fastidio ma penso che sarà a disposizione.

Qual è l’atmosfera dello spogliatoio? Come sta Dzeko?
L’umore? Non possiamo essere felici dopo una sconfitta, facile rispondere. Abbiamo una grande fortuna: giocare una gara importante domani e cercare di tornare a vincere. Non c’è tempo di fare chiacchiere. Dobbiamo rimettere in campo determinazione e cattiveria. Dzeko deve essere uno dei nostri protagonisti. Questa squadra ha bisogno del suo affetto, dobbiamo essere bravi noi a trascinarli con l’atteggiamento giusto.

Il 4-2-3-1 è il modulo ideale per questa fase o per tutta la stagione?
Qualcuno ha detto che ho cambiato 3-4 sistemi di gioco in partita. L’ho fatto principalmente per smuovere prima di tutto qualcosa. Quando si gioca a calcio, questo è un sistema di gioco in grado di dare movimento. In questo momento ritengo opportuno continuare con questo sistema per sfruttare al meglio alcune caratteristiche. Continueremo con questo sistema. Quando dite che passo al 4-2-4 lo faccio al massimo quando metto un attaccante accanto a Edin Dzeko, altrimenti rimane sempre 4-2-3-1. Questo per farvi capire quando parlate di numeri cosa significa.

Sotto la sua gestione la Roma è andata in svantaggio 20 volte, ha rimontato solo in 3 casi. Perché la Roma ha difficoltà nel ribaltare le gare?
È un dato che fa riflettere e pensare. Non si parte col presupposto di andare sotto. Questa è una cosa che effettivamente mi dà noia e che bisogna cercare di migliorare. La capacità di non perdere il filo conduttore, in questo dobbiamo migliorare.

Questa squadra ha un piccolo difetto di personalità?
Le analisi sono tante, bisogna far crescere la squadra anche in questo senso. Si può migliorare anche nella leadership. Quando si parla di fase difensiva si difende in undici. Abbiamo dimostrato di avere carenze. In primis devo essere io di cercare di trovare i punti chiave. A noi manca l’equilibrio delle prestazioni, del modo di stare in campo, che ci ha fatto perdere quei gol in più che pesano in determinati risultati. Dobbiamo crescere in difesa.

I giovani vanno inseriti gradualmente, forse con la Spal ce n’erano troppi. Questa scelta ti porta a mettere in campo giocatori che avrebbero bisogno di più tempo. (QUI DI FRANCESCO È VISIBILMENTE CONTRARIATO)
Sono tutte osservazioni dopo le sconfitte. Quando non fai giocare Luca Pellegrini, perché non lo fai giocare. Stessa cosa per Coric e Kluivert. Tutto si lega ai risultati. Il fatto di aver messo tanti giovani è legato anche a scelte dettate dagli infortuni. Quando non hai Schick e Perotti a disposizione, in panchina hai solo Cangiano che è della Primavera, hai questi ragazzi con caratteristiche offensive, cerchi di andare a riprendere la partita. Coric entra sul 2-0, un momento in cui devi cercare di dare qualità e freschezza alla squadra. Kluivert entra perché è un attaccante. Torniamo sempre a fare un miscuglio di discorsi. Questa è la mia squadra, questa è la Roma e dobbiamo essere bravi a cercare di valorizzarli. Ma non è che quando si perde sono tutte meteore o scarsi. Noi dobbiamo essere forti a farsi scivolare queste situazioni fuori, mettendo in campo qualcosina in più. Le carte d’identità lasciano il tempo che trovano. La gente vuole vedere atteggiamenti diversi e noi glieli dobbiamo dare.

Un giudizio sul CSKA?
È una squadra che ha più talento del Viktoria Plzen. Ha buoni giocatori, sono molto bravi i due trequartisti Dzagoev e Vlasic, ma è bravissimo anche l’attaccante Chalov. È una squadra molto giovane ma con belle individualità.

Il CSKA ha subito 5 reti su palla inattiva. Si possono sfruttare queste situazioni?
Quando si affronta una squadra si cerca di sfruttare gli aspetti negativi degli avversari. Noi dobbiamo essere bravi, ma sapendo anche che hanno anche cambiato ogni tanto. Non sempre si sono presentati con lo stesso sistema di gioco. Non sapremo che squadra ci troveremo davanti, ma lavoriamo sulle caratteristiche individuali. Sono bravi a ripartire velocemente centralmente.

Questa squadra lavora con lei da tempo. Come mai ogni tanto si nota un passo indietro?
Ci sono giocatori che arrivano dopo 10 giorni di nazionale e poi in 2 giorni preparano le partite. La gara non si prepara anche dalla settimana prima. Ci sono passaggi a vuoto perché il giovane passa anche attraverso prestazioni meno buone. Alla Roma si è costretto a vincere. Alla lunga do a tutti una possibilità, ma come l’ho data la posso anche togliere. È difficile riprendere Fazio negli atteggiamenti, sono più situazioni legati a un episodio. Posso assicurarvi che a Fazio io non posso insegnare nulla su come preparare una partita. Questa mentalità va trasferita ai giovani, lui è un esempio giusto da questo punto di vista.


Come ha visto El Shaarawy? C’è un ballottaggio con Kluivert?

C’è sempre ballottaggio. Stephan non ha sempre avuto grande continuità. Nella prima mezz’ora stava facendo un’ottima gara, poi ha avuto i crampi. Per noi è un giocatore importante, ai miei esterni chiedo tanto lavoro. In generale Stephan è uno che lavora bene per la squadra.

La classifica in campionato si è un po’ complicata. Si è il rischio che la squadra si concentri di più sulla Champions e che “trascuri” il campionato?
Sottovalutare impegni è assurdo. Se avessi pensato il contrario, avrebbero riposato molti più giocatori. C’era una formazione tipo. Gli obiettivi del campionato sono quelli di cercare di fare il meglio possibile e di cercare di arrivare in Champions. Non possiamo commettere gli errori che stiamo commettendo adesso, non dobbiamo sottovalutare nessun impegno. La prova del 9 la abbiamo anche domani.

Nel video in alto la conferenza stampa completa di Di Francesco.

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