Claudio Ranieri non si arrende. La sconfitta contro il Napoli lo ha ferito profondamente, ma crede ancora nella possibilità di risollevare questa squadra e lavora 25 ore al giorno per provarci. Pensando a tutte le variabili possibili per mandare in campo la formazione migliore contro la Fiorentina. Una partita che al di là dei discorsi di classifica che ormai lasciano il tempo che trovano, va affrontata nel modo giusto, con carattere e grinta, ancora prima che vinta.
Ecco i passaggi più importanti della conferenza stampa di oggi.
Come stanno Under, Pastore e Pellegrini in vista della partita contro la Fiorentina?
Li ho avuti a disposizione pochissimo tempo. Il mio compito è fare il lavoro del farmacista: valutare bene chi può giocare dall’inizio e chi deve subentrare, ricordandomi sempre che ho soltanto tre cambi da fare. Sono a disposizione, ma lo sono “tra virgolette”.
Uno tra Dzeko e Schick potrebbe finire in panchina domani?
Potrebbe. Vediamo come stanno. Chiederò come sta Dzeko, ha giocato con una botta all’anca e, al termine della partita, aveva un versamento sull’anca incredibile, e poi ha preso una brutta botta alla caviglia. Devo vedere il ragazzo come sta e poi valuterò e sceglierò.
Domani in porta ci sarà Olsen o Mirante?
Adesso vediamo. Faccio l’ultimo allenamento e poi, come succede sempre la sera prima della partita, sceglierò. Forse oggi, e non parlo solo per Olsen e Mirante ma per tutta la squadra, dovrò aspettare anche l’allenamento di domani mattina.
Pensa di coinvolgere i tifosi a Trigoria?
I tifosi hanno capito che la squadra ha bisogno di loro. La Sud fino all’ultimo ha incoraggiato. Ha fatto 2-3 cori quando non ce la faceva più, poi ha incoraggiato anche se stavamo 4 a 1. Chiedo sempre il supporto del pubblico, però il pubblico vuol vedere anche una reazione e una ribellione della squadra. E’ lì che trascini il pubblico. Chiedo questo alla mia squadra.
La non risposta su Olsen fa pensare che Ranieri stia pensando seriamente a un avvicendamento tra i pali con Mirante.
