Schick: “A Lipsia calcio più veloce. Anche Dzeko mi ha consigliato”. E sulla Roma…

patrik schick
@Getty Images

NOTIZIE AS ROMA DICHIARAZIONI SCHICK – Dopo le parole di Cengiz Under, sono arrivare anche quelle di Patrik Schick, dal ritiro della Repubblica Ceca. Il centravanti ha lasciato la capitale proprio nell’ultimo giorno di mercato, approdando al Lipsia. Ecco le sue parole riportate dal portale sport.cz.

Dichiarazioni Schick, e Dzeko…

Ti senti sollevato di aver lasciato la Roma e di aver trovato un club che ti offre l’opportunità di giocare con continuità?
A Roma non mi sentivo completamente felice, quindi credo sia stata la mossa giusta. Era necessario un cambiamento.

Sulla scelta di andare al Lipsia
Fino all’ultimo momento non avevo idea di come sarebbe andata la trattativa, quindi ero pronto per entrambe le opzioni. Ero pronto ad andare al Lipsia, ma anche a rimanere a Roma e combattere ancora per uno posto nella formazione titolare.

Sulla Bundesliga e su Dzeko…
Guardo la Bundesliga ma ovviamente ero alla ricerca di informazioni e ho chiesto ai ragazzi. E tutto ciò che ho ottenuto sono valutazioni positive sulla competizione che mi aspetta, sull’atmosfera calcistica in Germania, sugli stadio e sull’interesse dei tifosi. Anche Edin mi ha confermato che   se fossi andato al Lipsia, sarebbe stata una buona decisione.

In generale, è un tipo di calcio che dovrebbe piacerti di più di quello praticato alla Roma…
Sarà un vero cambiamento, perché la Roma ha praticato un calcio lento quindi è stato difficile imporsi contro le difese schierate. Col Lipsia sarà diverso perché gioca un calcio veloce ed aggressivo.

C’è la concorrenza con Timo Werner e Yussuf Poulsen, che sono titolare nell’attacco del Lipsia…
Anche a Roma ho dovuto lottare con la concorrenza, quindi sono pronto. Ma il gioco del Lipsia con due attaccanti mi dà più possibilità di far parte della formazione titolare e giocare con continuità.

Perché non è andata bene alla Roma?
E’ difficile dire perché, ci sono stati più fattori. E’ stato un inizio difficile iniziare una nuova avventura senza una preparazione adeguata, poi gli infortuni, le grande aspettative, che purtroppo non ho soddisfatto pienamente, in più la pressione sotto la quale giocavo, che mi ha fatto sentire legato.

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