Chris Smalling si è presentato oggi al pubblico giallorosso con una conferenza stampa a Trigoria. Tante domande per il nuovo difensore approdato alla corte di Fonseca dal Manchester United. Che arriva in serie A da un campionato al top come la Premier League.
«Giocare in serie A è stato sempre un obiettivo. Per me è una opportunità di crescita» ha esordito Smalling, assistito dall’interprete. «Ho parlato con Fonseca prima di arrivare e mi ha detto cosa avrebbe voluto da me e dalla squadra. In questi primi allenamenti ho capito che vuole difensori aggressivi, pronti al pressing ma anche a coprire la profondità alle spalle. E’ un tipo di calcio che mette grande responsabilità a noi difensori, ma mi piace giocare alto»
L’Europa League è uno degli obiettivi stagionali della Roma e Smalling, che ha già vinto il trofeo con il Manchester, non si tira indietro: «La Roma ha le qualità per arrivare in fondo, siamo tra le favorite per vincere questo torneo e sarebbe davvero bello per me riuscirci di nuovo».
«Arrivare alla Roma per me è stata una opportunità stimolante, non vedevo l’ora di arrivare e di lavorare. Ora voglio concentrarmi solo sulla prossima partita e capire i metodi di allenamento del mister. – dice il difensore parlando del suo trasferimento in prestito secco – A fine stagione poi tireremo le somme, se la Roma sarà contenta di me sarà un piacere rimanere in questo club. In prestito? A me piacciono le nuove sfide, non voglio avere rimpianti. Qui ci sono aspettative alte proprio come allo United».
Smalling ha anche parlato di razzismo: «E’ un fenomeno alla nostra epoca inaccettabile, è triste vedere questo tipo di comportamenti. Non è un problema solo in Italia ma in tutto il mondo. I giovani devono imparare a comportarsi in modo diverso».
Riguardo alle sua alimentazione, Smalling rivela: «Quando ne ho parlato con la Roma erano consapevoli del mio stile di vita e della dieta che seguo. Per questo motivo mi hanno messo in contatto con il nutrizionista e con lo chef proponendomi menu personalizzati. Sono felice che il club mi abbia messo nelle migliori condizioni per ambientarmi»
