Juventus-Roma, il giorno dopo è ancora polemica. Tante le proteste e le discussioni nate in queste ore per la gestione arbitrale di ieri. 
Nella serata dell’Allianz Stadium, purtroppo, gli episodi verificatisi hanno costretto in molti a concentrare l’attenzione sulle scelte arbitrali, perdendo di vista e ignorando le diverse osservazioni tattiche che si potrebbero fare a riguardo.
A quest’ultime ci ha pensato Mourinho che, alla fine della gara, con un atteggiamento saggio e che lo sta accompagnando in questa sua nuova fase, in cui pare aver perso quel “fuoco” quantomeno davanti ai media, si è limitato a encomiare la propria squadra.
“Oggi ha vinto chi meritava di meno, mentre quella che avrebbe dovuto vincere alla fine ha perso. Va bene così, alla fine è il calcio. Due anni fa, con il Manchester United venni qui a vincere, pur non meritando”. Non è però bastata la sua calma davanti ai microfoni a spegnere polemiche e tensioni che da troppo tempo contraddistinguono questo classico del nostro campionato.
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Juventus-Roma, il rigore di Veretout era da ripetere
L’episodio che ha fatto maggiormente discutere si è verificato durante il primo tempo, quando la Roma ha avuto la concreta possibilità di pareggiare il fortunoso gol di Moise Kean. I giallorossi erano andati a rete con Tammy Abraham, annullata però dall’infelice e frettolosa decisione dell’arbitro Orsato di assegnare un calcio di rigore ai giallorossi su un fallo immediatamente precedente.
La situazione è stata a lungo analizzata già subito dopo la partita ma, alle tante illazioni, se n’è aggiunta da poco un’altra relativa al fatto che il penalty, sbagliato da Jordan Veretout, sarebbe dovuto essere ripetuto.
Questo perché, come evidenziato anche da numerose immagini, il difensore Giorgio Chiellini era già dentro l’aria di rigore prima che il destro del centrocampista francese colpisse il pallone per indirizzarlo sui guantoni di Szczesny.
