Dimissioni ufficiali dopo la qualificazione all’europeo: la nazionale dunque in vista di Euro 2024 sarà guidata da un nuovo CT
Una serata difficilissima quella di ieri per l’Italia, che aveva l’obbligo di scacciare i fantasmi delle mancate qualificazioni ai mondiali contro Svezia e Macedonia. Gli azzurri sulla carta potevano contare sul favore del pronostico, avendo a disposizione due risultati su tre, tuttavia un calo di concentrazione sarebbe potuto costar caro all’Italia, che sul finale ha rischiato seriamente di andare in svantaggio. 
Ancora una volta protagonista l’arbitro e gli addetti al Var, che a novantesimo inoltrato hanno deciso di non concedere calcio di rigore sull’intervento di Cristante su Mudryk, che era riuscito a saltare secco il centrocampista giallorosso, lasciandosi alle spalle più di qualche polemica da parte dei tifosi ucraini.
Grazie allo 0-0 maturato nel corso dei novanta minuti la squadra di Luciano Spalletti stacca il pass per Euro 2024, anche se con qualche sofferenza in più del necessario, ma la vera sorpresa di giornata sono le dimissioni del tecnico dopo l’importantissimo traguardo raggiunto, che costringe la federazione a dover trovare un sostituto nel più breve tempo possibile.
Qualificazione ottenuta e dimissioni: a Euro 2024 ci sarà un nuovo CT
Con le gare di ieri sera si chiude definitivamente il capitolo qualificazione a Euro 2024, con l’Italia di Spalletti che è riuscita nel difficile compito di tenere a bada l’Ucraina, in modo tale da evitare una disfatta che sarebbe potuta essere decisamente peggiore rispetto alle mancate qualificazioni alle ultime due edizioni dei mondiali.
Tantissime le nazionali che sono riuscite a sorpresa a staccare il pass per l’Europeo, tra le quali ci sono anche la Turchia di Vincenzo Montella e l’Ungheria di Marco Rossi ed una sorprendente Repubblica Ceca, arrivata seconda nel girone dell’Albania.
La notizia però riguarda proprio il CT ceco, a riportarla è Sportmediaset che annuncia che a seguito della qualificazione ottenuta Jaroslav Silhavy ha deciso di lasciare l’incarico di allenatore e di non guidare la squadra durante la spedizione in terra tedesca. 
“Anche se ora siamo felici, avevamo già deciso prima della partita che non avremmo continuato”. Queste le parole dell’ormai ex tecnico, che obbliga così la federazione a dover cercare un sostituto all’altezza prima dell’inizio della competizione
