La sconfitta di San Siro con il Milan ha rilanciato le voci che vedono Mourinho a rischio sulla panchina della Roma
Con la vittoria del Milan per 3-1, la Roma è incappata nella terza partita di fila senza vittoria in Serie A: sconfitta di misura con la Juventus, pareggio casalingo con l’Atalanta e per l’appunto il ko con i rossoneri. La situazione è sempre più complicata.
Il successo contro il Napoli sembrava poter rilanciare la Roma di José Mourinho, ma così non è stato. Un solo punto conquistato tra la fine dicembre e metà gennaio, senza dimenticare la dolorosa sconfitta in Coppa Italia nel derby con la Lazio. Oltre ai risultati che non sono arrivati, anche pochissimi segnali positivi in termini di gioco. Le varie assenza non possono essere un alibi dato che il nono posto in classifica rischia di condannare gli obiettivi stagionali.
Il quarto posto è a 5 punti, nulla di irreparabile anche se come detto il problema non è solo a livello di risultati ma anche di quanto proposto in campo. Ora arriveranno partite sulla carta più agevoli, ma al tempo stesso con squadre più affamate come per esempio Verona, Salernitana e Cagliari prima di ospitare l’Inter e volare in Olanda per l’andata dei sedicesimi contro il Feyenoord.
Ivan Zazzaroni su Il Corriere dello Sport ha commentato così la situazione relativa a José Mourinho: “Non è, per sua stessa ammissione, José Potter, ma esce dalla camera dei segreti, beve dal calice di fuoco e, pur possedendo la pietra filosofale e tanta pazienza, ha lanciato la maledizione dell’Erede. Girano nomi improbabili per una panchina che sta diventando scomodissima, in una fase della stagione in cui servirebbe soltanto una cosa: chiarezza e buona volontà da parte di Dan Friedkin. Che non è Voldemort”.
Infatti, i possibili sostituti di Mourinho sono sempre più nomi ricercati dato che per usare un eufemismo, ora come ora, non c’è propriamente la fila per accaparrarsi un posto sulla panchina della Roma. Ad esempio, l’idea De Rossi calza perfettamente a pennello come “nomi improbabili” ovvero figure per niente da scartare a priori, ma che comunque non godono di una reputazione da allenatori tale da tranquillizzare i tifosi.
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