Ribaltone clamoroso e nuovo affare nella bufera, la Juventus sembra non trovare pace in questo calciomercato. “Lo mandano in tribuna”.
Le questioni con le quali Comolli e colleghi continuano a interfacciarsi sono numerose e rispecchiano bene le esigenze vivide e concrete di una Juventus chiamata al dover intervenire prontamente sul calciomercato in queste battute finali di agosto. L’operato della Vecchia Signora, finora, è stato attento e pragmatico, con interventi mirati e conferme importanti, senza risultare, però, ancora bastevole per definire la squadra di Tudor completa.
Sono numerosi, infatti, gli scenari aperti e coi quali necessariamente fare i conti in queste ultime due settimane per apportare le limature definitive alla squadra con la quale Tudor si è meritato un’ulteriore chance di permanenza in panchina dopo la qualificazione alla Champions League. Non solo, però, la grande attesa per i rinforzi finali, ma anche quella relativa alla gestione per alcune questioni tutt’altro che semplici e legate ad una pluralità di scenari ormai noti. Tra questi, ovviamente, resta apertissima quella legata al futuro di Dusan Vlahovic, al centro di speculazioni e attese sin da inizio mercato e, in realtà, oggetto di discussione già durante la passata stagione.
La situazione resta semplice quanto complessa, con una posizione contrattuale che pare rendere abbastanza immediato il comprendere quale sia la strada ideale da percorrere. A meno di un anno dalla scadenza fissata al 2026 e al termine dell’ennesima stagione disputata al di sotto delle aspettative, Vlahovic è ancora al libro paga della Juventus. Quest’ultima, dal proprio canto, ha cercato a più riprese di trovare una soluzione, scontrandosi però con diversi ostacoli.
La mancata volontà del serbo di rinnovare e mettere i bianconeri nella giusta condizione per poter guardare una felice soluzione in uscita è stato uno dei principali, unitamente all’incapacità di assecondare le rispettive richieste di club e giocatore per separare le due strade nel corso di questi mesi. Interessi e avances, oltre che dall’Italia e dal Milan, erano arrivate soprattutto dalla Premier League, senza far registrare, però, dei concreti sviluppi. A meno di una settimana dall’inizio del campionato, dunque, Vlahovic è ancora un giocatore della Juventus, con la cui casacca ha alternato prestazioni positive ad altre meno appariscenti durante la pre-season.
A colpire l’occhio, in queste ore, è stata, però, la sua prestazione durante l’amichevole con l’Atalanta di sabato sera. Nello specifico, non sono mancati confronti anche con Kolo Muani, sulle cui tracce Comolli e colleghi si muovono da tempo, senza però aver trovato ancora una quadra per il suo ritorno in bianconero dopo i sei mesi in prestito. Chiarissimo, a tal proposito, il punto di vista di Luigi Chiarello, che scrive su X: “Siamo alle solite: Vlahovic regge i contrasti, dà verticalità, parte negli spazi, fa sponda e segna. Sempre. Ha una media notevole. Però alla Juventus preferiscono spendere 60 mln per uno che al PSG mandano in tribuna. E ha i goal di un difensore. Mi chiedo perché”.
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