AS ROMA Berisha: “Avevo in mano un contratto con il Borussia, ma ho scelto la Roma”

Berisha
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Valmir Berisha, giovane attaccante arrivato a Roma gli scorsi giorni, è stato intervistato da un portale web svedese. Ha svelato i retroscena del suo approdo in giallorosso:

Prima di tutto, congratulazioni per lanuova avventura professionale a Roma! Come ci si sente ad essere passatoo dall’Halmstad a uno dei più grandi club d’Italia?
«Ci si sente bene. Ho sempre voluto giocare in Italia,  nonostante l’agente e i dubbi e lo scetticismo della famiglia. Mi volevano in Inghilterra o in Germania e ho avuto in mano un contratto col Borussia Dortmund, ma l’ho ignorato e il giorno dopo ho firmato con la Roma».

Quali club si sono interessati a te in questa finestra di mercato?
«Oltre a Roma e Dortmund anche Sunderland, Hammarby, Werder Brema e Juventus. Il Siviglia mi ha offerto un contratto subito dopo la Coppa del Mondo e anche l’Ajax si è messa in contatto. Tuttavia, non ho avuto dubbi sul fatto che l’Italia fosse la soluzione migliore».

Che cosa ti ha fatto scegliere la Roma?
«Oltre il tempo e la lingua, ho sempre avuto uno stile italiano di gioco. Quando avevo 15 anni dissi: “Quando ne avrò  17 sarò tra i professionisti in Italia o avrò avuto un impatto in Svezia”. L’Italia è sempre stata un obiettivo. La famiglia mi voleva in Germania o in Inghilterra. Si tratta solo di migliorare. Qualcosa che ho davvero voglia di fare a Roma».

Avete ricevuto alcuna indicazione da parte del club per quanto riguarda il futuro?
«Ho firmato un contratto con la Roma di quattro anni e mezzo. Il loro piano è quello di iniziare a farmi giocare nella Primavera per adattarmi. Ho tutto il tempo di arrivare in Prima Squadra e farò il passo quando sarò pronto».

Quali sono le tue prime impressioni del club?
«Sono rimasto colpito da quanto tutto fosse organizzato erispettoso dell’ambiente. La gestione, la gente intorno, tutto! Hanno un buon campo. Abbiamo un ristorante dove possiamo ordinare una cena di tre portate , se vogliamo. Hai capito? Tre portate! Il club si prende veramente cura dei suoi giocatori, vecchi e nuovi. Si può andare a scuola se non si conosce la lingua. I miei genitori hanno detto che sarei potuto andare ogni giorno, ma non posso. Hanno contattato un insegnante privato (ride, ndr)».

Molti tifosi della Roma sono curiosi: hai incontrato Totti?
«Sì, subito dopo le visite mediche. Mio fratello e io siamo andati fuori dalla stanza e giù per il corridoio c’era Totti. Gli ho stretto la mano e gli ho detto “ciao”, credo. Lui è una leggenda qui, come ovunque. Totti ha il suo ufficio, ci sono immagini di lui in tutto il mondo, impressionante. Non ho sentito niente di speciale quando l’ho salutato, ma poi ho guardato mio fratello e ho detto, “ho salutato Totti come fosse niente” (ride, ndr)».

Per coloro che non ti hanno visto giocare: che tipo di giocatore sei?
«Io sono un punto di riferimento in area e mi è facile tenere a bada gli avversari quando sono grandi e forti. Posso giocare in avanti , segnando gol con entrambi i piedi e la testa . Punti deboli? Dovrei migliorare sulla tecnica e dribbling. Quando ricevo il pallone lo passo in avanti e corro.  D’altro canto, la mia più grande forza è che mi piace stare in campo ogni minuto. Non mi ha portato qui il lavoro, ma l’amore di questo sport».

Fonte: solocalcio.se

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