Siena-Roma, la solidità di Sannino contro l’estro di Luis Enrique

I due tecnici a confronto stasera nel match dell’Artemio Franchi scelgono tattiche e modi di gioco piuttosto differenti

Il tecnico sense Sannino sfiderà il collega Luis Enrique

SIENA-ROMA ALLENATORI / WEB – Due tecnici molto diversi a confronto stasera nella sfida tra Siena e Roma nel posticipo della ventitresima giornata di campionato. Entrambi alla prima stagione in serie A stanno comunque mostrando ottime qualità di gestione, anche se i risultati di entrambe le compagini sono piuttosto altalenanti. Da una parte Giuseppe Sannino, lo scorso anno a capo del miracolo Varese in B, tecnico dall’animo provinciale ma dall’indole ambiziosa, ha sposato il progetto Siena immediatamente, calandosi in una realtà libera e quieta dove poter esprimere il proprio calcio. Predilige una tattica solida e robusta, schierano sempre il classico 4-4-2 fatto di gioco sulle fasce, di mediani di rottura e due centravanti mobili e sempre pronti a sfruttare l’occasione. Il gioco del suo Siena si sviluppa maggiormente sugli esterni, dove gente come Angelo, Brienza e Mannini inventano giocate e assist decisivi per i due attaccanti, mentre in mezzo al campo Sannino preferisce la grinta di Vergassola e Gazzi alla fantasia di D’Agostino. Dall’altra parte c’è Luis Enrique, scuola Barcellona, anch’egli vate del tiqui-taca tipico del club blaugrana. Lo spagnolo ama il gioco offensivo, il possesso palla ed i giocatori tecnici, schiera i terzini come ali d’attacco e le punte esterne del suo 4-3-3 si alternano a fare sia i laterali difensivi sia i punti di riferimento offensivi. Non ha mai mutato il suo approccio a prescindere dalle critiche piovutegli addosso dopo le sconfitte più amare. La cocciutagine e la coerenza sono probabilmente i pregi migliori dell’asturiano. All’andata la sfida fra i due tecnici finì in parità, col Siena leggermente più brillante. Ora potrebbe cambiare totalmente la storia.

Keivan Karimi

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