Italia, Prandelli: “Osvaldo è importante per la Roma ma ha bisogno di un ambiente sereno”

Le dichiarazioni del c.t. in conferenza stampa, nella quale ha parlato anche delle potenzialità della Roma

Cesare Prandelli
Cesare Prandelli

ITALIA PRANDELLI OSVALDO IMPORTANTE ROMA AMBIENTE SERENO / ASROMALIVE.IT – Alle ore 17.45, Cesare Prandelli ha parlato in conferenza stampa presso il Centro Tecnico dell’Acqua Acetosa di Roma. Il c.t. e la Nazionale si trovano nella Capitale per via dell’amichevole di mercoledì sera, in onore del Papa,  contro l’Argentina. Prandelli ha parlato anche di Osvaldo e della Roma. Queste le sue parole:

Che senso ha tecnicamente questa partita?
Ha un significato particolare dal punto di vista tecnico perché vogliamo dare continuità a quanto fatto in Confederations Cup. Riuscire a farlo sarebbe già un successo. Lo spirito invece deve essere di festa. Abbiamo organizzato questa partita per dare il benvenuto al Santo Padre e dovremo cercare noi di offrire un buono spettacolo.

Le nostre squadra all’estero stanno rimediando solo figuracce…
Sono tournée organizzate per via di interessi economici, che magari vanno a scapito della preparazione. E’ vero anche che una sconfitta può farti bene per il morale. Io personalmente sono della vecchia scuola: prima si prepara la squadra e poi si fanno le amichevoli.

Come hai trovato Osvaldo?
E’ stato un incontro come tutti gli altri ragazzi: ci si abbraccia dopo averli sentiti e visti con le proprie squadre. Grande serenità e capacità di fare anche qualche battuta su quanto successo. L’ho visto concentrato e motivato. Spero che possa fare qualcosa di importante per lui e per la Roma che, toccando ferro, potrebbe essere una sorpresa.

A che punto è il progetto del tridente offensivo?
E’ sempre nella mia testa. Al momento però sono convinto che il modulo non sia importante, bensì il modo in cui si affronta la fase offensiva.

Sei d’accordo con Balotelli che una partita sia più importante dell’incontro col Papa?
Non sono d’accordo perché di partite se ne giocano tante. Un regalo per il suo compleanno? Se lo deve fare da solo, magari diventando importante e decisivo.

Alcune iniziative faranno da contorno a questa gara…
E’ vero. Appena abbiamo avuto l’ok dell’Argentina ci siamo subito attivati per fare il raduno nello stesso albergo. Penso che potremo gioire tutti senza violenza. Dobbiamo far capire che possiamo regalare un grande spettacolo senza violenza.

Che tipo di convocazioni ha fatto?
Per rispetto dell’evento, non ho voluto prendere questa partita come una prova. Non avevo bisogno di fare esperimenti e i giovani avranno modo in futuro di mettersi in mostra.

Chiederete qualcosa al Papa?
Al Papa non si chiede nulla, lo si ascolta. Spero di avere la forza di chiedergli qualcosa, ma non so se ne avrò la forza.

Cosa intendevi quando hai parlato della Roma?
Negli ultimi anni abbiamo sempre intravisto le potenzialità della squadra. Quest’anno sono stati presi dei giocatori già formati e pronti. Mi sembra che ci sia uno spirito diverso e più compatto. Dalle prime amichevoli, mi sembra di aver visto la volontà di fare una stagione importante. L’ideale per tutti è quello di trovare un equilibrio: io penso che Osvaldo sia importante per la Roma, ma c’è bisogno che ci sia un ambiente sereno.

Questa partita può essere la summa di quel lavoro che avevi iniziato col terzo tempo alla Fiorentina?
Dobbiamo far vedere che il calcio non è solo violenza ma anche qualcosa di diverso. Possiamo fare delle grandi partite, dure e maschie, con dei contrasti veri, ma sempre nel rispetto della non violenza.

La coppia d’attacco per la gara contro la Bulgaria la possiamo evincere dai convocati di questa partita? Giuseppe Rossi come lo valuti?
La Bulgaria è ancora lontana, ma credo che ci siamo buone possibilità di trovare il tandem d’attacco tra i convocati. Giuseppe Rossi è un giocatore che, se recupera e mi pare stia recuperando, deve fare parte del gruppo del Mondiale.

C’è qualcuno in dubbio per domani?
Barzagli.

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