LAZIO-ROMA Reja: “Nel secondo tempo siamo calati fisicamente, ma abbiamo fatto una grande gara”

Edy Reja
Edy Reja

Il tecnico dei biancocelesti ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara pareggiata contro la Roma:

Avete evitato che la Roma mettesse un giocatore davanti la vostra porta, ma si poteva ripartire con più qualità?

“Il primo tempo abbiamo fatto molto bene, siamo ripartiti, abbiamo creato qualche problema sulle zone laterali e centralmente abbiamo retto molto bene. Poi nel secondo tempo siamo calati forse anche fisicamente e, soprattutto la Roma è venuta fuori, perché hanno più palleggio di noi, più freschezza, però sul piano difensivo abbiamo fatto una grossa gara, siamo mancati sulle ripartenze: con Onazi non abbiamo sfruttato bene un’occasione che poteva fruttarci il gol, ma la Roma ci ha schiacciato e cercato di arrivare al gol. Ha avuto due opportunità, noi abbiamo fatto una grande gara contro una squadra di grandissimo valore, per questo bravi i ragazzi”.

Nel secondo tempo la Lazio ha avuto più campo a disposizione, perché ha messo in campo un giocatore meno irrestibile in contropiede come Mauri al posto di Keita?

“Perché abbiamo deciso di lasciare De Rossi ad impostare, aspettandolo al limite dell’area per ripartire, ma ci ha messo in difficoltà perché Totti giocava su Ledesma, mentre De Rossi era da solo, mettendoci in mezzo e facendoci faticare molto di più, per questo Mauri doveva essere il punto di riferimento da metà campo in avanti, per bloccare gli appoggi verso Totti. La Roma però scavalcava il centrocampo e ha cercato di lavorare più sulle fasce, dove però noi non abbiamo lasciato opportunità”.

Polemica chiusa con Garcia?

Mi dispiace di quello che è successo. Io lunedì ho chiesto pubblicamente e non solo scusa, anche a qualcuno della Roma. Penso di aver fatto il mio dovere. Poi ho un curriculum di comportamenti: credo che si sia un po’ esagerato: non era mia intenzione fare battute di quel genere.

Sull’atteggiamento dei giocatori (che con Petkovic non “davano il massimo”)

Non mi piace parlare dei colleghi. I ragazzi, da quello che so io, non avevano più un’identità in campo. Ci sono stati parecchi cambi in campo. Alcune “bandiere” erano state accantonate: è chiaro che inserire i giovani in modo immediato in una squadra con un suo telaio è difficile. I giovani sono bravi, ma in un ambiente come la Lazio devi avere grande personalità quando hai 20 anni, bisogna dargli tempo di crescere e fare affidamento a quei giocatori, sull’asse Biava-Dias e su Klose che ha avuto molti problemi: se c’è presente l’asse centrale, ti diventa più facile l’inserimento dei “giovanotti”

Fonte: Sky Sport

 

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