Flamengo, Adriano: ”Quando ero all’Inter ho pensato di uccidermi”

Lo ha rivelato lo stesso giocatore in un’autobiografia che ha concesso al sito globoesporte.com 

Un primo piano di Adriano

FLAMENGO ADRIANO INTER UCCIDERMI / ASROMALIVE.IT – Cosa accomuna due persone tanto diverse come Amy Winehouse e Adriano Leite Ribeiro, noto a tutti come Adriano? All’apparenza niente, se non fosse per il fatto che, entrambi, nel loro campo d’appartenenza, possedevano un talento naturale, quasi divino. La cantante inglese, scomparsa a Londra nel Luglio del 2011, aveva una voce da far invidia a tanti artisti nel campo nella musica. Purtroppo, però, possedeva anche il lato più ”oscuro” dell’anima da bohémien, quella sorta di disadattamento al mondo che l’ha portata verso una tragica fine. A suo modo, anche Adriano è stato un artista. Soprattutto in quei primi anni del 2000, dove le sue giocate avevano fatto pensare che potesse vincere il Pallone d’Oro. Poi l’alcol, le condizioni fisiche precarie, la sudade del Brasile…e le immagini che hanno portato a parlare di un ”ex” imperatore. Insomma,   che sia musica o calcio, in entrambi i casi è stato davvero un peccato.

Che fare dunque? Prendersela con loro per una dote ”divina” gettata al vento? Facile giudicare dall’esterno. Sul sito globoesporte.com, è comparso un dialogo, concesso dallo stesso Adriano, che l’ex giallorosso ha avuto con la madre, estrapolato da una sua autobiografia. Risale ai tempi della sua ultima stagione all’Inter (2008/2009). ”Nessuno sa cosa sto passando. Nessuno è dentro di me. Sto pensando di uccidermi”. Alchè la signora Rosilda avrebbe risposto: ”Ma cosa ti manca? Perché pensi una cosa del genere, Dio mio!”. E lui: ”Non lo so. Ci sono giorni in cui non mi uccido solo per te. Quando mi vengono questi pensieri, penso a te. Mi manca la mia famiglia”.

Per dialoghi del genere ogni commento sarebbe banale. Viene soltanto da dire una cosa al giocatore: non è ancora tardi per tornare a cingersi la testa con una corona d’alloro.

 

Marco Pennacchia

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