As Roma, Tommasi: “Da questa Roma mi aspetto il filotto”

Parole dell’ex giallorosso

Il presidente dell'AIC Damiano Tommasi
Il presidente dell’AIC Damiano Tommasi

AS ROMA DICHIARAZIONI / ASROMALIVE.IT – Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, è sempre legato alla sua ex squadra. Oggi ha rilasciato un’intervista al Romanista per parlare della Roma:

“La Roma? Mi sembra che stia continuando il processo di assimilazione degli schemi di gioco da parte della squadra. E credo anche che i giocatori si stiano pian piano abituando al tipo di lavoro che Zeman chiede loro. Qualcuno, in particolare, sta trovando le giuste misure in campo. Penso a Pjanic, che sta cominciando ad offrire un rendimento costante, credo il migliore dall’inizio della stagione. Che è poi ciò che ci si aspetta da lui, viste le qualità tecniche di cui dispone».

Che idea ti sei fatto dell’intera squadra, dopo quattro-cinque mesi di lavoro con il tecnico? 
“E’ un gruppo molto forte, che finalmente Zeman sta riuscendo a far esprimere secondo i suoi concetti. Deve solo trovare più continuità nelle occasioni create, che è una costante delle squadre del boemo ma che non sempre è finora emersa in questa Roma. Qualcosa, a mio parere, manca anche sul piano del ritmo di gioco. Ma è in parte comprensibile, avendo dovuto, la squadra, mutare quasi radicalmente atteggiamento rispetto allo scorso anno. Quando il gioco era certamente meno in verticale di oggi”.

C’è qualcuno che ti ha colpito in modo particolare? 
“Ho avuto il piacere di vedere dal vivo Marquinhos all’esordio da titolare. Era in Roma-Atalanta, in casa. E mi ha molto impressionato, in una partita di certo non facile, e in cui, soprattutto nei primi venti minuti, gli avversari hanno messo in seria difficoltà la squadra. E lui, nonostante la giovane età, mi è parso da subito garantire equilibrio e rendimento, in un ruolo delicato e che generalmente esige molta più esperienza”.

La squadra è appena partita per la minitournée negli Stati Uniti. Ricordo che anche nella tua Roma zemaniana, quella del secondo anno, vi trovaste ad affrontare una trasferta proprio in questi giorni. Come la viveste? 
“Andammo a Nizza, per un’amichevole con la squadra francese, che a quei tempi era di proprietà dello stesso Franco Sensi. Se non sbaglio, era il 30 di dicembre. Non fu comunque un impegno pesante, anche perché, se non ricordo male, andammo e tornammo in giornata. Rientrava, anche quella gara, nella minipreparazione che Zeman fa sempre in questo periodo dell’anno. Quanto alla trasferta di oggi, ad Orlando, si parla di tanto degli eventuali problemi di jet-leg, ma mi auguro che siano superabili”.

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