CORRIERE DELLA SERA La calda estate degli ultrà

Striscione Gervinho
Striscione Gervinho

Due sabati fa a Pinzolo (Trento) un manipolo di sedicenti tifosi giallorossi si è posizionato sugli spalti dello stadio locale disturbando (eufemismo) la sconfitta della Roma contro una squadretta della serie B ungherese. Insulti a raffica (presidente Pallotta incluso) e striscioni programmati con cura: a Gervinho, fino a ieri un idolo dal quale sembrava impossibile prescindere, hanno dato perfino del «mocio vileda». A una decina di giorni di distanza i dirimpettai della Lazio, se possibile, hanno fatto di più e di meglio: pur in presenza di un divieto specifico nei loro confronti, hanno pensato bene di ravvivare le ore precedenti l’amichevole che i biancazzurri hanno giocato (e perso) domenica a Bruxelles con l’Anderlecht. Scontri in piazza con i gentiluomini locali che hanno causato il fermo per alcune ore di 24 di loro, poi cortesemente riaccompagnati in albergo dalla gendarmeria belga.

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