Braga-Roma, la rivelazione di Fonseca sul futuro e su Dzeko

Paulo Fonseca
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A poco più di 24 ore dalla sfida di Europa League contro il Braga, gara di andata dei sedicesimi di finale prevista alle ore 18:55 di domani giovedì 18 febbraio allo Stadio Municipale di Braga, il tecnico giallorosso Paulo Fonseca ha rilasciato un’intervista al quotidiano portoghese ‘Ojogo’. Proprio sul gong finale della sessione invernale del calciomercato, il club portoghese ha ceduto il loro attaccante più forte, ovvero Paulinho, per rimpiazzarlo con un doppio colpo, ecco il pensiero di Fonseca: “Sporar è un giocatore eccellente e anche Cristian Borja. Penso che la cessione di Paulinho non li abbia indeboliti. Non posso negare che sia speciale per me tornare in un posto dove sono stato molto felice. Ho lavorato con tante persone che conservo nel mio cuore e, naturalmente, tornare e rivederle sarà un momento speciale”.

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Braga-Roma, la presentazione di Fonseca

In campionato i portoghesi occupano la terza posizione della massima divisione, ad un punto dal Porto, secondo, e a ben 11 punti dallo Sporting Club de Portugal, primo a quota 51. In casa il Braga ha totalizzato 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta (2 vittorie e 1 pareggio nelle tre partite disputate in casa nella fase a gironi di Europa League. “Il Braga gioca un calcio che mi piace molto – ha detto Fonseca -. E’ una squadra offensiva, cui piace tenere la palla. Sarà una partita estremamente difficile. Da una certa fase in poi, l’Europa League è come una mini Champions. Ci sono tante squadre forti ed è difficile prevedere cosa possa succedere. Il primato dello Sporting non è fortuna”. Poi parla della preparazione della sfida: “Stiamo preparando la partita da un punto di vista strategico. Abbiamo pensato a spazi e movimenti da poter utilizzare a seconda di come il Braga si difenderà ed è quello che stiamo preparando. Sicuramente non cambieremo la nostra identità e i nostri principi di gioco”.

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Futuro Fonseca e caso Dzeko

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Fonseca e Dzeko ©Getty Images

Una domanda è arrivata anche sul futuro del tecnico giallorosso, al quale il contratto gli scade a fine stagione solamente nel caso in cui non arrivi la qualificazione in Champions League, che vorrebbe dire rinnovo automatico per un altro anno: “Essere allenatore della Roma comporta una grande pressione, principalmente da parte della stampa. Si dicono molte cose, ma non ho mai sentito il mio posto in pericolo, grazie all’appoggio del Presidente e di suo figlio, e ora anche di Tiago Pinto. Questo è l’importante: sentire e vedere che le persone con cui si lavora credono nel nostro lavoro e ciò l’ho sempre avvertito. Dopo è ovvio che tutto dipende dai risultati. Se un allenatore non dovesse ottenerli, le cose si complicherebbero, ma non è il nostro caso in questo momento”. Infine chiude su Dzeko: I problemi che ti hanno portato a fare la scelta di mettere fuori rosa, per un piccolo periodo di tempo, Dzeko dalla squadra sono definitivamente superati? “Sì, completamente, da tempo ormai.”.

Fonseca e la Serie A

Poi parla anchedel campionato italiano in corso: “Siamo al terzo posto. Ho visto molti pronostici che indicavano la Roma al sesto/settimo posto. In questo momento siamo in una buona posizione, la squadra sta giocando bene e i giocatori sono motivati. Il nostro obiettivo principale è quello di arrivare in Champions League, sapendo che ci sono sei o sette squadre molto forti. Dei principali cinque campionati europei, il campionato italiano forse è il più equilibrato, con il numero maggiore di squadre in lotta per l’accesso alla Champions League. Difficile prevedere cosa potrà accadere, ma questa è la nostra ambizione, stiamo facendo un buon campionato e ci rimane questo finale di stagione
per essere in grado di confermare l’accesso alla Champions League.”

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