Roma, infortunio Karsdorp e nuova sfida per Mou: le soluzioni

Infortunio Karsdorp e possibili contromosse da parte di Mourinho. Ecco come lo stop in casa Roma potrebbe impattare sulle future scelte tecniche.

I tifosi della Roma non sono di certo disabituati a situazioni del genere. Da tempo, purtroppo, i giallorossi continuano a distinguersi per sfortunati episodi da un punto di vista infermieristico la cui ingerenza anche sul cammino della squadra risulta essere di non poco conto. Basti pensare ai tanti nomi annoverabili nel corpus di titolarissimi fermatisi negli ultimi anni per infortuni più e meno gravi.

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José Mourinho ©LaPresse

Da Florenzi e Strootman a Zaniolo e Wijnaldum, cui è da aggiungersi anche il fresco nome di Karsdorp. Al di là di similitudini di ruolo o di paese di nascita, gli appena citati sono stati nel passato più e meno recente accomunati da tristi scenari che hanno influenzato anche le rispettive carriere. Basti pensare al primo Strootman, mai più tornato a quei livelli, ma anche alle tante difficoltà vissute da Florenzi da un punto di vista fisico dopo  la famosa uscita in barella dal terreno del Mapei Stadium in quel di Reggio Emilia, con tanto di disperazione di Luciano Spalletti.

Gli esempi, purtroppo, potrebbero essere ben più numerosi e, come nel caso di Wijnaldum, interesserebbero una lista ben ampia non solo di giocatori ma anche di tipologie di infortuni. Come recentemente raccontatovi, l’ultimo in ordine temporale è rappresentato da quel Rick reduce da una lesione al menisco che lo costringerà lontano dal terreno di gioco per almeno un mese. In attesa di un’operazione programmata nel prossimi giorni, c’è adesso curiosità circa le possibili contromosse di Mourinho e adepti.

Roma, infortunio al menisco per Karsdorp: le soluzioni di Mourinho

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Matias Vina e Leonardo Spinazzola ©LaPresse

La fortuna, non trascurabile se commisurata alla situazione in panchina lo scorso anno, è quella di poter contare su un degno alter ego come Celik, fattosi fin qui trovare pronto quando chiamato in causa. Resta adesso da comprendere cosa cambierà nelle gerarchie di Mou dopo tale vicenda. Senza discutere di eventuali ripristini di una difesa a quattro, di cui si parlava già prima del fermo del terzino, non è da escludersi che Mou possa ricorrere a dei necessari adattamenti.

A partire dal jolly Zalewski, schierato già lo scorso anno come esterno di centrocampo e dunque già incline ad un eclettismo grazie al quale ha conquistato lo Special One. Spostato qualche volta anche a destra, il polacco potrebbe rappresentare una discreta pezza a colori per alternarsi al turco ex Lille sulla fascia opposta a quella di propria competenza.

Questo garantirebbe anche maggiore spazio a quel Matias Vina arrivato due estati fa a Roma, al termine di un’operazione burocraticamente lunga e tortuosa. L’uruguaiano, giunto per ovviare alla rottura del tendine di Achille di Spinazzola (da aggiungersi alla lista sopra), ha disputato solamente lo scorso giovedì uno spezzone significativo di gara.

Vedremo se questa nuova situazione emergenziale permetterà lui di tornare utile, ricoprendo nuovamente il ruolo di sostituto naturale del 37 giallorosso, alla luce della su ipotizzata inversione di fascia di Nicola. Accorgimenti, come dicevamo, necessari ma importantissimi. Perché se è vero che questa squadra è una famiglia, come ammesso dallo stesso Mourinho, è questo uno dei momenti in cui stringersi e remare con ancor più veemenza nella direzione giusta.

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