José Mourinho non è più l’allenatore della Roma da quasi un mese, ma la sua figura è rimasta a Trigoria. Basti pensare alla questione dell’anello della Conference League, restituito dal tecnico portoghese alla squadra con tanto di vena polemica
L’allenatore lusitano è stato esonerato a metà gennaio in seguito all’eliminazione ai quarti di finale di Coppa Italia contro la Lazio e al nono posto in classifica, una situazione diventata poco sostenibili pagata dallo Special One con l’esonero. Un addio che come detto ha lasciato dietro qualche frecciatina di troppo.
Mourinho ha infatti lasciato l’anello della vittoria della Conference League del 2022 contro il Feyenoord nell’armadietto di Lorenzo Pellegrini, capitano dei giallorossi, con un messaggio forte e chiaro: “Quando diventerete uomini me lo ridarete”. Un addio burrascoso nonostante i ricordi lasciati da Mourinho alla Roma e viceversa, un bel rapporto che l’allenatore non ha mai nascosto di avere insieme ad un forte legame con la Città Eterna e con i tifosi della Roma.
Pellegrini al centro delle critiche
Recentemente la storia dell’anello è tornata di moda. Nel corso di questa notte è apparso uno striscione fuori a Trigoria che recita “Pellegrini anello debole”, chiaro riferimento alla situazione descritta in precedenza. Un segnale forte ma senza alcuna firma da parte dei tifosi, con Pellegrini ancora nell’occhio del ciclone.
Eppure sembrava esserci finalmente la quiete dopo la tempesta tra i tifosi e il fantasista, autore di ottime prestazioni con l’arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma al posto di Mourinho. Fino a questo momento, Pellegrini ha segnato in tre delle quattro gare ufficiali sotto la guida di De Rossi ovvero contro Verona, Salernitana e Cagliari, rimanendo a secco solo contro l’Inter.