Ndicka ritorna a Trigoria: la fasciatura preoccupa

Protagonista di una Coppa d’Africa esemplare, Evan Ndicka è tornato a Roma. De Rossi sorride, ma c’è un particolare che preoccupa

Evan Ndicka è pronto a conoscere Daniele De Rossi. L’ivoriano ha salutato la Capitale per giocare la Coppa d’Africa quando era ancora sotto la guida di Mourinho mentre ora è tornato con il cambio d’allenatore avvenuto: sarà sicuramente una pedina importante.

Ndicka ritorna a Trigoria: la fasciatura preoccupa
Evan Ndicka (LaPresse) – asromalive.it

Con la sua Costa d’Avorio in Coppa d’Africa da paese ospitante, Ndicka ha brillato con tanto di vittoria finale. la competizione si sarebbe dovuta giocare nell’estate del 2023, ma per il rovente clima ivoriano si è deciso di giocarla tra gennaio e febbraio. Una scelta ottima dal punto di vista della soluzione al problema, un po’ meno per le società che hanno perso i propri giocatori nel bel mezzo della stagione.

Ndicka ha disputato come detto una Coppa d’Africa molto positiva nonostante la Costa d’Avorio sia partita con due sconfitte su tre nei giorni. Nella fase ad eliminazione diretta invece è stata un’altra squadra con due vittorie ai rigori, tra cui con i campioni in carica del Senegal, e i successi con la Repubblica Democratica del Congo in semifinale e contro la Nigeria nell’ultimo atto, dove N’Dicka ha pressoché annullato Victor Osimhen. Per quanto riguarda le prestazioni singole del difensore della Roma, N’Dicka è stato inserito tra i migliori della competizione e tutt’ora continua a ricevere complimenti.

La fasciatura in foto preoccupa

Tra una foto con la medaglia e un sorriso con la coppa, c’è stato un particolare che ha preoccupato e non poco. Nell’ultima storia su Instagram pubblicata dal calciatore, con l’obiettivo di ringraziare pubblicamente il suo agente per aver realizzato il sogno di giocare e vincere la Coppa d’Africa, si nota un particolare poco confortante.

Ndicka ritorna a Trigoria: la fasciatura preoccupa
Evan Ndicka e Victor Osimhen (LaPresse) – asromalive.it

Infatti si può notare che sulla gamba sinistra del difensore ivoriano è applicata una vistosa fasciatura. In occasione della finale con la Nigeria, l’ex Francoforte si era già accasciato a terra, ma probabilmente era dettato dalla stanchezza. D’altronde, gli ottavi e i quarti di finale della Costa d’Avorio sono durati 240 minuti considerando che entrambi sono terminati ai calci di rigore.

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