Da Daniele De Rossi ad Antonio Conte, l’ex Roma non ha dubbi e si pronuncia su tutto: “Basta poco”.
Continua il percorso della Roma in questa fase post-Mourinho, iniziata a metà gennaio in seguito all’inatteso esonero dello Special One da parte dei Friedkin, ponderato al termine di un ciclo di impegni delicati e durante i quali, al netto delle diverse sconfitte, si erano comunque intravisti segnali potenzialmente incoraggianti in vista del futuro.
Il punto basso toccato contro il Milan, a pochi giorni di distanza dalla sconfitta in Coppa Italia contro la Lazio, ha però alla fine portato alla divenuta famosa decisione, catalizzatrice di una staffetta Mourinho-De Rossi che ha fin qui permesso alla Roma di trovare un buon filotto di vittorie in campionato, in attesa della partita di ritorno in Europa League contro il Feyenoord di Slot. Il percorso da fare resta comunque esteso e ha ancora tanto da dire ed offrire ma, almeno per ora, la strada tracciata lascia guardare al futuro con slancio e ottimismo diversi rispetto a qualche settimana fa.
Da De Rossi a Conte, l’ex difensore Garzya dice tutto: “Facile parlare”
Ad analizzare una situazione ancora in pieno divenire e dalla quale, con ogni probabilità, dipenderanno anche le ponderazioni dei Friedkin in estate in vista del prossimo progetto da avviare dopo i tanti cambiamenti endogeni in quel di Trigoria, è stato proprio un ex Roma. Ci riferiamo a Luigi Garzya, difensore giallorosso del primo lustro degli anni ’90, così intervenuto a Tv Play.
“Facile parlare di De Rossi dopo le quattro vittorie. A Roma hanno fatto una scelta ponderata perché per qualsiasi allenatore, dopo l’esonero di Mourinho, sarebbe stato difficile, anche in termini ambientali. De Rossi e Totti rappresentano la storia recente della Roma e Daniele si sta dimostrando all’altezza“.
Su Antonio Conte, poi, dopo la chiosa sull’attuale allenatore della Roma. “Significa che bastava davvero poco per vivacizzare la squadra, mentre con Mourinho i calciatori erano secondo me un po’ ingabbiati. Penso che i giallorossi lotteranno fino alle fine per un posto in Champions League. Conte lo conosco benissimo e dico che vorrebbe tornare in Italia anche se non è facile visto che non ci sono tantissime squadre top. Si tratta di un allenatore di prima fascia. Vediamo cosa gli riservirà in futuro“.