Terremoto Milan, la Juventus ha fatto scuola: “Penalizzazione in classifica”

Terremoto e penalizzazione Milan, coinvolta anche la Juventus: “Ci sono diversi rischi”.

Parallelamente allo svolgimento di una stagione che ha ancora tanto da dire e offrire e che vedrà squadre come Roma o Milan dover proseguire fino alle fine un percorso che offre succulenti prospettive anche ai fini europeo, sono diverse le questioni in grado di generare le attenzioni pure fuori dal terreno di gioco.

Terremoto Milan
Gerry Cardinale (Lapresse) – asromalive.it

In casa Milan, in particolar modo, si è assistito in queste settimane alle indagini relative al passaggio di proprietà Elliott-Red Bird, che ha portato la Procura di Roma a disporre la perquisizione in Via Aldo Rossi, al fine di scandagliare e appurare l’effettiva proprietà del club rossonero da parte di Gerry Cardinale. A fare chiarezza, toccando plurimi punti, è stato l’avvocato Paco D’Onofrio, così espressosi in esclusiva a SportDiez.

Quando sussistono indagini sulle società, c’è una perquisizione presso la sede legale per acquisire documenti e atti, dal momento che tutto il materiale probatorio diviene utile. In questo caso, come anche in passato, la circostanza desta un po’ di clamore mediatico, essendo il Milan non è una società ‘anonima’, bensì calcistica. Quindi, quegli atti di indagine potrebbero avere anche un riflesso di tipo federale e sportivo“.

Terremoto Milan e confronto con il caso Juventus, le parole dell’avvocato D’Onofrio

“Il Codice di Giustizia della FIGC prevede diverse ipotesi. Tra queste, irregolarità nelle comunicazioni, poiché determinati passaggi devono essere regolarmente comunicati anche alla Federazione, non solo allo Stato, in modo trasparente e veritiero. Ove mai una società dovesse avere una contestazione e presentare un’irregolarità su quest’adempimento, ci potrebbe essere come conseguenza un’ammenda o dei punti, anche molti, di penalizzazione”.

Terremoto Milan
Gerry Cardinale (Lapresse) – asromalive.it

“Poi andrà appurato se le irregolarità societarie possano toccare il cosiddetto doping o illecito amministrativo. Cioè che non siano limitate a semplici dichiarazioni, ma possano avere ingerenze sui bilanci. A quel punto, si ricorre all’articolo 31 del CGS, che, come nel caso delle plusvalenze, prevede la Federazione possa irrogare delle sanzioni in caso di mancata ottemperanza alle irregolarità formali di bilanci o dichiarazioni contabili”.

“Vi è poi il famoso articolo 4, che è stato utilizzato contro la Juventus. Anche quando l’illecito sportivo o l’irregolarità non si configurassero pienamente in tutti i suoi elementi specifici, il comportamento può essere improprio, antisportivo e sleale per la Federazione. Pertanto si applica il principio generale del predetto articolo”.

Resta difficile fare previsioni e l’analogia con il caso Juventus è soprattutto di carattere normativo. In quel caso è stato applicato l’articolo 4, che potrebbe tornare attuale anche in questo caso. Necessario ricordare, però, che le fattispecie sono molto differenti: con la Juve si parlava di una reiterazione, di una sorta di sistema secondo la Procura Federale. Per il Milan è escluso si possa arrivare a quel numero di punti di punti penalizzazione”.

“Si può immaginare che la Procura Federale attenderà di ricevere tutto il materiale probatorio, che progressivamente subirà una fase di raccoglimento proprio per valutare il livello di gravità. Sbilanciarsi, però, è ancora prematuro: la Giustizia Sportiva ha dei margini di discrezionalità e di valutazione più ampi rispetto allo Stato. Quindi, ci sono meno vincoli da questo punto di vista e, quindi, un accertamento nel merito è ancora più necessario“.

 

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