Veto e faccia a faccia col Presidente: spuntano le dimissioni immediate che mettono anche la Roma spalle al muro. Ecco come stanno le cose.
Con un insieme di aspetti destinati a generare grandi attese e attenzioni anche in casa Roma, restano tante le questioni in grado di infiammare la corrente parentesi di calciomercato, in quel di Trigoria e non solo. Tra le fila giallorosse, come noto, Massara e colleghi dovranno essere bravi a cogliere le giuste occasioni, trovando il compromesso tra le esigenze di Gasperini e i margini di manovra concessi ai Friedkin in questa fase, con operazioni che potrebbero essere legate anche ad alcune turbolenze europee.

Abbiamo visto, ad esempio, quanto accaduto in casa Lione nel corso delle recenti settimane, con il club francese retrocesso in Ligue 2 per inadempienze finanziarie e la consequenziale nascita di occasioni di mercato tra le fila francesi, non risultate inosservate nemmeno in casa Roma. Lo ricordano, ad esempio, i nuovi interessamenti per Mikautadze, destinati, però, a non rappresentare l’unico scenario di mercato legato a disordini endogeni a società lontane dal mondo Roma.
Trattativa saltata e stallo Roma: faccia a faccia in casa Flamengo tra Presidente e direttore sportivo
Un caso freschissimo ed eclatante, nello specifico, è rappresentato dal Flamengo, club con il quale la Roma discute da qualche tempo per l’acquisto dell’esterno destro brasiliano, Wesley, individuato come rinforzo ideale per la corsia di Gasperini. Il club brasiliano, ad oggi, si troverebbe in una situazione ben intricata, contraddistinta dal veto posto dal Presidente ad un’operazione che pareva ormai chiusa.

Stando a quanto riferisce Vene Casagrande e da altri giornalisti brasiliani, l’atmosfera è più che tesa, con il direttore sportivo, José Boto, profondamente contrariato dalla decisione di bloccare l’acquisto di Mickey Johnston. Ne è seguita una richiesta di incontro col Presidente Luiz Eduardo Baptista da parte dello stesso Boto, che potrebbe addirittura ponderare la decisione di dimettersi. Questo dipenderà dall’esito dell’incontro in programma nella giornata odierna, durante la quale il dirigente cercherà di appurare il margine di manovra concessogli e l’ampiezza delle ingerenze presidenziali rispetto alle proprie scelte di calciomercato.
L’incontro in questione avrà grossa importanza anche alla luce della decisione maturata in casa Flamengo, dove è stato deciso di congelare tutte le trattative fino alla sua conclusione.





