L’ex attaccante della Roma e l’allenatore portoghese sono rinati negli Emirati Arabi
Dopo una stagione sensazionale conclusa con la vittoria di quattro titoli (UAE Pro League, the President’s Cup, the UAE Super Cup, and the UAE/Qatar Challenge Shield), lo Shabab Al-Ahli ha dominato la scena nell’assegnazione dei premi della federazione calcistica degli Emirati Arabi. Il principale artefice della splendida cavalcata è stato senza dubbio Paulo Sousa. L’ex Fiorentina e Salernitana ha fatto registrare il record d’imbattibilità nella storia emiratina, collezionando 33 partite senza sconfitte.

Anche per questo è stato eletto “allenatore dell’anno” dalla federazione. Un altro primato riguarda il numero di gol segnati in una sola stagione (114), obiettivo raggiunto anche alle reti di Serdar Azmoun, letteralmente rinato sotto la guida del tecnico lusitano.
Azmoun bomber implacabile grazie a Paulo Sousa
L’ex attaccante della Roma ha realizzato 26 gol e 10 assist in 39 partite stagionali. Il 30enne iraniano, ora alle prese con un infortunio, ha vinto il premio come miglior giocatore dell’anno. Ma la prolificità offensiva non è stata l’unica arma vincente dello Shabab Al-Ahli. Prova ne sia il premio di “portiere dell’anno” assegnato ad Hamad Almeqebaali.

Le soddisfazioni per il club degli Emirati Arabi non sono tuttavia finite qui. Guilherme da Silva, infatti, ha vinto il “Golden Boy” come miglio giocatore Under 23 dell’anno. Con 7 gol e 10 assist, l’esterno brasiliano naturalizzato emiratino ha dato un contributo importante a tutti i successi raggiunti in stagione dall’undici allenato da Paulo Sousa.





