Per un intero giorno il popolo giallorosso è stato in sincera apprensione. Il mercato della Roma stava prendendo una china inaspettata. Ed indesiderata.
Sono state ventiquattro ore, minuto più minuto meno, decisamente difficili per i tifosi della Roma. La notizia circolava con insistenza ed ogni minuto sembrava fosse quello decisivo per l’annuncio più temuto.

La Roma e l’Inter in trattativa per Manu Koné è stato un fulmine a ciel sereno, assolutamente incomprensibile ai più. L’ambiziosa Roma dei Friedkin e di Gian Piero Gasperini decisa a cedere il suo miglior prospetto di centrocampo ad una diretta rivale e per giunta a pochi giorni dalla conclusione del mercato.
Qualcosa, però, sembra essersi mosso in alto loco. La trattativa Koné-Inter si è interrotta definitivamente. La Roma infatti non intende rinunciare ad uno dei pilastri del progetto che ha in mente il suo nuovo tecnico. Facile immaginare come sia stata esattamente la proprietà americana a dettare il The End alla trattativa con i nerazzurri di Beppe Marotta.
Beppe Marotta e la carta Manu Koné
La società nerazzurra, in evidente difficoltà dal momento che l’operazione Ademola Lookman con l’Atalanta non riusciva a trovare uno sbocco positivo, ha pensato al centrocampista francese della Roma.

L’offerta dell’Inter è arrivata a toccare i 40 milioni di euro più bonus. La proposta economica dei nerazzurri per Manu Koné è stata, però, ritenuta insoddisfacente. Pertanto la Roma stessa ha ritenuto fosse giunto il momento di chiudere la trattativa con il club nerazzurro.
Sospiro di sollievo per Gian Piero Gasperini che deve aver alzato non poco la voce con chi di dovere appena saputo di tale ‘folle’ ipotesi di mercato, ovviamente valutandola dal suo specifico punto di vista.
Il tecnico di Grugliasco ha in più occasioni ‘tirato le orecchie’ al suo nuovo club a causa di un mercato in ritardo sui tempi prestabiliti. La cessione di Manu Koné avrebbe potuto avere conseguenze inimmaginabili. Ma ormai tutta la vicenda Manu Koné è già storia.





