Il campionato di Serie A è ormai alle porte e si è già dato avvio ai pronostici più disparati. Tra questi vi è anche il quesito che tocca più da vicino i tecnici.
La Serie A è pronta ad aprire i battenti. Dal prossimo fine settimana si darà avvio alla caccia al Napoli campione d’Italia. Gli azzurri di Antonio Conte partono con il favore del pronostico anche se il grave infortunio che rischia di tenere a lungo lontano dai campi di gioco Romelu Lukaku appare già come un primo, fastidioso, campanello d’allarme.

Ai nastri di partenza vi sono le solite formazioni che sventolano i soliti proclami. In estate si pensa soltanto agli aspetti positivi. Non esistono sconfitte, né ombre di qualsivoglia natura. Il sole aiuta ad illuminare i sorrisi e ad allontanare i brutti pensieri. In estate, però, appena si inizia a percepire il profumo di campionato non si può fare a meno di ‘pronosticare’.
Ed allora via con le questioni più rilevanti. Si parte dal nome della squadra vincitrice dello scudetto per poi sentenziare sulle prime quattro posizioni che assicureranno la partecipazione alla Champions League, e poi ancora il nome del capocannoniere e delle formazioni destinate a scivolare malinconicamente in Serie B.
Chi rischia l’esonero tra i tecnici delle big?
I pronostici non possono non riguardare anche i tecnici. Nella stagione che verrà saranno diversi i grandi nomi tenuti particolarmente d’occhio.

E c’è chi ha dato i numeri quantificando quale tecnico, tra quelli che guidano le tradizionali grandi, rischia di concludere anzitempo la sua avventura. E se i numeri non mentono di certo, in questo caso, sorprendono.
Vi sono tecnici le cui quote a doppia cifra trasmettono grande sicurezza. Parliamo di Antonio Conte, Cesc Fabregas, Massimiliano Allegri e Vincenzo Italiano. Scendendo repentinamente troviamo Igor Tudor, Maurizio Sarri e Gian Piero Gasperini dati a 6.50.
Al gradino più basso tra i tecnici delle big troviamo Cristian Chivu, il tecnico rumeno dell’Inter chiamato da Beppe Marotta a sostituire Simone Inzaghi. L’ex tecnico del Parma è quotato da SNAI soltanto a 4.50.
Non sarà che le antenne dei bookmaker abbiano già percepito qualcosa nell’aria?





