La Roma di Gasp soffre ed esce sconfitta dallo Stadio Olimpico, contro un Torino di Baroni sempre solido e a tratti propositivo.
La Roma di Gian Piero Gasperini affronta l’imprevedibile Torino di Marco Baroni, in un match tutt’altro che banale sul piano dell’intensità e della complessità in termini di soluzione offensivi da trovare e concretizzare.

Una partita che dimostra con particolare chiarezza quanto occorra a Gasperini un ulteriore periodo di collaudo delle proprie velleità tecnico-tattiche. In tal senso pesa indubbiamente l’assenza di un esterno offensivo di piede destro che salti l’uomo per creare superiorità numerica (uno alla Lookman per capirci).
In attaco manca qualcosa (o qualcuno), in difesa c’è confusione
Usciti a metà partita, Dybala e El Aynaoui hanno fatto soltanto odorare ai tifosi giallorossi le possibilità fornite dal terzetto offensivo completato da Matias Soulé. Per quanto concerne il centrocampista franco-marocchino la sensazione è che, al netto di potenzialità evidenti, in quella posizione (sostanzialmente trequartista dietro la o le punte) occorrano doti tecniche leggermente superiori a quelle del numero 8 giallorosso, che anche in termini puramente tattici è apparso leggermente meno in sintonia rispetto a quanto messo in campo da i due fantasisti argentini.
Parlando di Dybala, al contrario di quanto avviene di solito, non vi sono particolari picchi da segnalare, se non la consueta capacità di lavorare spalle alla porta per poi girarsi e conquistare falli utili a far ammonire gli avversari e conquistare metri.

A salvarsi tra i giallorossi ecco anche il già citato Soulé, le cui qualità sembrano definirsi partita dopo partita, tra giocate di pregio e tanta intensità nei movimenti tra le linee. Nella fase finale, tuttavia, anche l’argentino mette in campo tanta confusione e imprecisione.
Per quanto concerne la fase difensiva a funzionare realmente ecco soltanto Hermoso e Ndicka, con Wesley colpevole in occasione del gol di aver manifestato una certa inconsistenza in termini difensivi. Sempre per quanto concerne la perla di Simeone, a deludere in marcatura Bryan Cristante, piuttosto indulgente nel donare uno spiraglio all’attaccante argentino. Nonostante la sconfitta Svilar continua a brillare, evitando ai giallorossi di sprofondare del tutto sotto le incursioni granata.
Voti Roma – Svilar 7; Hermoso 6 (dal 79′ Celik 5), Mancini 5,5, Ndicka 6; Wesley 4,5, Koné 6,5, Cristante 4 (dal 65′ Pisilli 5,5), Angelino 4,5 (dal 79′ El Shaarawy 6); Soulé 6, El Aynaoui 5,5 ( dal 46′ Baldanzi 3); Dybala 5,5 (dal 46′ Ferguson 5). Gasperini: 2





