Passaggi dell’intervista del brasiliano Emerson, ex centrocampista di Roma e Juventus
INTERVISTA EMERSON MOGGI GRANDE DIRIGENTE / WEB – In una intervista il brasiliano Emerson, ex centrocampista di Roma e Juventus, ha dichiarato di sentire la mancanza di Luciano Moggi suo carissimo amico. Eccone alcuni stralci:
I RICORDI DELLA DOPPIA ESPERIENZA – A Roma ho giocato tanto tempo ed è grazie alla società giallorossa che sono diventato un titolare del Brasile. Roma è una città spettacolare, passionale. Ma la Juve è la squadra alla quale sono più legato, è la mia seconda casa. Il mio cuore è più bianconero.
I RIMPIANTI DI EMERSON – È vero, ma solo per colpa di Calciopoli. Ci sono rimasto molto male anche perché ci hanno tolto due scudetti e con quella squadra potevamo vincerne altri tre. Non ci hanno regalato nulla, eravamo fortissimi. Mi sento campione d’Italia con la Juventus quanto lo sono stato con la Roma
I RAPPORTI CON MOGGI – È un po’ che non lo sento, per me è stato un grandissimo dirigente. Mi ha insegnato lo stile-Juve, la mentalità vincente
RIGUARDO CAPELLO – Ci capivamo al volo perché abbiamo lo stesso carattere: il calcio è un gioco, ma non ci stiamo a perdere, ci arrabbiamo. Con l’Inghilterra farà bene, come sempre
IL GIUDIZO SU ANTONIO CONTE – Ha la mentalità giusta per una squadra come la Juventus, è l’uomo giusto al posto giusto. Così come Nedved. Credo che pian piano i bianconeri stiano tornando quelli di un tempo
LA ROMA DI LUIS ENRIQUE – Ha cambiato molto, ma è un progetto interessante che punta sui giovani. Luis Enrique mi piace, anche lui è stato un vincente da giocatore
Andrea Policehtti