Calcioscommesse, patteggiamenti troppo morbidi. Esempio o tradimento?

Le sentenze prmoulgate dal tribunale negli scorsi giorni durante il primo filone del processo sulle scommesse ha lasciato tutti perplessi

Processo Calcioscommesse in atto

CALCIOSCOMMESSE PATTEGGIAMENTI SENTENZA / WEB – La prima ondata del processo al ciclone Calcioscommesse, svoltasi tra il 31 maggio ed il 1 giugno al Foro Italico, si è consumata con una parola chiave fondamentale: patteggiamento. Sono stati tanti, tra individui e società sportive, a voler patteggiare e concordare con i giudici la pena da scontare per la colpevolezza dichiarata all’interno di questo giro di illeciti che ha sconvolto il nostro calcio. Ma chi si aspettava sanzioni esemplari è rimasto insoddisfatto. Mano lieve quella dei magistrati con chi ha ammesso le proprie colpe, stupiscono i soli due anni di squalifica a Cristiano Doni edi pochi mesi ad altri protagonisti in negativo della vicenda, come Paoloni o Gervasoni. Chi invece non ha patteggiato, come l’Albinoleffe o il Piacenza, è stato colpito dalla fermezza del giudizio, ottenendo numerosi punti di penalità per la prossima stagione e sanzioni salatissime. La Federcalcio non è contenta, ma l’impressione è che il tribunale abbia avuto l’intenzione di agire in una sorta di esempio per i futuri processi, mostrando di poter essere clemente con chi collabora con la giustizia mentre di non avere pietà per chi non ammette il proprio illecito. Mauri e Milanetto sono avvisati.

Keivan Karimi

 

 

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