Roma, Sella: “Su De Rossi sono d’accordo con Luis Enrique: un giocatore non deve pensare a duemila cose la domenica”

Lunga esclusiva all’ex calciatore in rapporto con le questioni della squadra della Capitale

L'ex allenatore giallorosso Ezio Sella

EZIO SELLA ESCLUSIVA / WEB – Contattato in esclusiva da calciomercato.it ha parlato l’ex allenatore giallorosso Ezio Sella che ha concesso un’intervista ai microfoni di radiocalciomercato.it, la web radio ufficiale di calciomercato.it.

Primo tema affrontato, ovviamente il derby: “E’ una partita particolare, a prescindere dai giocatori. La Lazio viene da un momento felice: battendo la Fiorentina ha riconquistato posizioni importanti in classifica, ha grandi motivazioni; la Roma deve riscattare il grave passo falso di Bergamo, quindi sotto l’aspetto psicologico i biancocelesti stanno meglio, ma la stracittadina sfugge ai pronostici e alle considerazioni pre-partita. Che vinca il migliore“.

Ampia parentesi dedicata alle nuove prospettive della Roma targata Luis Enrique con tanto di commento sulla vicenda che ha visto coinvolto Daniele De Rossi e sul tanto discusso “codice etico” dettato dalla società capitolina. Riguardo il progetto dell’asturiano: “A me piace il progetto della Roma. Richiede tempo: non si può ottenere tutto e subito, ma l’idea di gioco mi piace tantissimo, perché sono sempre stato fautore del gioco offensivo. Le idee non sono facili da far digerire al popolo romanista, ma con un po’ di pazienza possono arrivare risultati positivi. In Italia il calcio è visto quasi solo attraverso il risultato: per noi conta la vittoria, ma Luis Enrique ha una cultura calcistica diversa. A Madrid, se vinci giocando male, la gente ti contesta. Qui invece si spera di vincere all’89’ su un autogol“. Molto meno indulgente di altri commentatori sul ritardo del centrocampista romano, anzi, plaude l’inflessibilità dello spagnolo: “Il codice etico è sempre esistito. E’ importante che i giocatori rispettino le regole, e sono d’accordo con Luis Enrique. Già mi immagino la scena, se è vero quello che hanno raccontato i protagonisti del caso De Rossi. Il giocatore non deve pensare a duemila cose la domenica, ma solo alla partita: per prepararsi bene bisogna essere puntuale assieme alla squadra. Lo spagnolo ha capito che De Rossi, sotto l’aspetto mentale, non era pronto per affrontare l’Atalanta. Lo vedi dai piccoli dettagli se un giocatore è pronto per giocare o se ha la testa altrove. Io e Malesani abbiamo lavorato con le nostre regole in tutte le società in cui siamo stati. Chiunque ha un codice etico, ma ci sono allenatori che riescono ad essere più elastici, o non danno l’importanza che hanno, riuscendo ad assorbire certe situazioni con maggiore morbidezza, ma non è detto che questa idea sia vincente”.

Passa poi al calciomercato facendo un nome goloso per la Roma cui è interessata da tempo, ovvero Gaston Ramirez: “E’ un giocatore che ha fatto passi da gigante, crescendo molto fisicamente, perché tecnicamente è straordinario. Ha capito il calcio italiano, credo che anche lui sarà un giocatore che approderà in club importanti. Ha fatto bene a restare a Bologna, dove ha il suo spazio ed è consideratissimo. Sta maturando, in una grande avrebbe rischiato di giocare poco, invece qui sta trovando la continuità. L’anno prossimo diventerà un uomo-mercato“.

In chiusura, la sua opinione sul controverso tema della moviola in campo, all’ordine del giorno in seguito alle roventi polemiche tra Milan e Juventus: “La moviola in campo può essere utilizzata solo per i gol-fantasma, perché negli altri episodi diventerebbe una perdita di tempo enorme per via delle difficoltà di valutazione“.

 

Sara Mascigrande

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