Roma, la conferenza stampa di Luis Enrique

Queste le parole dell’allenatore spagnolo della Roma nella conferenza che anticipa il sentito derby di domenica pomeriggio

Il tecnico Luis Enrique in conferenza stampa

CONFERENZA STAMPA LUIS ENRIQUE / TRIGORIA – Il tecnico giallorosso Luis Enrique quest’oggi ha anticipato la propria conferenza stampa alle ore 10 vista la sua volontà di parlare alla stampa e ad i media prima della seduta d’allenamento. Il tema principale ovviamente il derby della Capitale in programma per domani pomeriggio.

La conferenza stampa dell’allenatore:

A questo punto della stagione il derby è l’ultima chance per la zona che conta. Cosa rappresenta per lei questo incontro?

So che il derby è una partita speciale, i tifosi la attendono con ansia e importanza. Sia io che la squadra siamo carichi per questo motivo.

E’ la partita più importante della sua carriera?

No, per me no.

A livello ambientale può essere la partita della svolta o vale comunque solo i 3 punti in palio?

Non lo so, sono solo preoccupato su ciò che devo controllare. So che è importante con noi e la stiamo preparando col massimo sforzo. L’avversario è forte e sta facendo un gran campionato. Sono ottimista per i nostri stimoli. Quando giro in strada sento calore postivo.

Caso De Rossi. Ha dovuto affrontare il discorso coi giocatori?

Non leggo mai i giornali, figuriamoci questa settimana. Continuo solo a pensare a cosa voglio imporre ai miei giocatori sia in campo che fuori. Non ho nessun problema con i calciatori, ho un ottimo rapporto, so cosa vuol dire essere calciatore. L’allenatore pensa prima alla squadra, poi alle individualità. Il mio è un pensiero sicuramente coerente, lo porto avanti da giugno. Chi mi conosce lo sa, non mi piacciono le regole, ma quando sono arrivato ho dettato due-tre cose da rispettare, nessuno mi ha detto di no e questo è importantissimo per diventare più forti come squadra.

La Roma è pronta psicologicamente per questo tipo di partita?

Si, siamo prontissimi. La giocheremo con il cuore, la passione ma soprattutto controllando la testa. Mancano ancora 13 partite, possiamo ancora arrivare terzi, come anche sesti o settimi. Domani è una svolta importante, perché la Lazio è una diretta rivale.

Questo derby è più importante per la Lazio o per la Roma?

Si vedrà solo a fine campionato per chi sarà stato più importante. In settimana ho solo pensato a come far male alla Lazio, che è una squadra di buonissimo livello.

Con quale spirito i giocatori dovranno scendere in campo?

Con lo spirito delle ultime 3-4 partite giocate in casa, con il tifo e l’atmosfera dei nostri tifosi abbiamo fatto ottime prestazioni. Servirà la stessa mentalità dell’inizio del derby d’andata.

Come ci arrivano le due squadre dal punto di vista mentale? E’ d’accordo con Sabatini e il terzo posto possibile?

Noi dobbiamo dimenticare prima possibile i casini successi in settimana, la chiave sta qui. Tre quarti dell’Olimpico tiferanno la Roma e questo è importante. Non ho sentito Sabatini, se parla del terzo posto bene, se non lo ha detto è uguale.

Sabatini ha detto che ha moderata paura, Simplicio il contrario. Chi ha ragione?

Non faccio il tifo per nessuno dei due, o meglio per entrambi i pensieri.

Se la Roma dovesse perdere finirebbe a 10 punti dal terzo posto. Sarebbe una stagione fallimentare?

I risultati li conosco, questa è un’ipotesi ma se vinciamo saremo a 4 punti dalla Lazio. Vedremo

Deciderà più il gioco di squadra o le giocate dei singoli?

Saranno importanti entrambe, sia il gioco che le capacità delle individualità. Mi aspetto il solito gioco dei miei.

Che differenza c’è tra il derby di Roma e il clasico Madrid-Barcellona?

Sono diversi, Real-Barça non è un derby della stessa città. Qui è più bella perchè ci sono tutte e due le tifoserie allo stadio, sembra una finale di qualche coppa. Però il clasico rappresenta un obiettivo chiaro della stagione in Spagna.

Una valutazione sulle due rose di Roma e Lazio.

Ripeto ciò che ho detto della Lazio prima, è una buona squadra, sta facendo molto bene con un grande allenatore. La mia rosa mi piace, è potente e in crescita, sono contento della squadra che ho.

La Roma è in debito con la fortuna?

La fortuna si lavora ogni giorno. Per me non esiste nè fortuna nè transizione, si lavora sulla partita successiva, il mio obiettivo è prendere ogni domenica i 3 punti.

Keivan Karimi

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