Roma, quando la sfortuna colpì Giuliano Taccola

C’è un precedente sfortunato nella storia della Roma che perse prematuramente un suo calciatore per un infarto

Giuliano Taccola morto per infarto nel 1969

ROMA MORTE GIULIANO TACCOLA / WEB – Un arresto cardiaco fulminante in campo nel campionato italiano non accadeva davvero da moltissimi anni; qualche decennio fa c’è stato l’episodio di Renato Curi, stella del Perugia che fu stroncato da un infarto sul terreno di gioco, oppure Lionello Manfredonia che in un Bologna-Roma si salvò in extremis per l’intervento tempestivo del dott. Alicicco. Ma il clbu giallorosso fu colpito a fine anni ’60 da un dramma simile a quello di Morosini, che riguardò il promettente attaccante Giuliano Taccola. Il ragazzo nativo di Uliveto durante la stagione 68-69 fu frenato da una serie di malesseri e stati febbrili piuttosto curiosi, tanto da doversi fermare per dei controlli specifici. I medici societari gli diagnosticarono un difetto cardiaco pericoloso, ma il calciatore con l’approvazione del tecnico Helenio Herrera decise di proseguire la sua attività. La tragedia avvenne a Cagliari, nel marzo del 1969, quando Taccola, pur non giocando, fu colpito da infarto negli spogliatoi e morì per arresto cardiaco fulminante, indebolito anche a causa della polmonite. Una vicenda terribile che scosse la Roma e che in qualche modo potrebbe essere ricollegata all’utilizzo di sostanze dopanti in quegli anni, come denunciato poi da un altro personaggio che ci ha lasciati ieri, Carlo Petrini.

Keivan Karimi

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