Palermo, Panucci: ”Zamparini vuole fare tutto da solo”

Le dichiarazioni dell’ormai ex responsabile dell’area tecnica del Palermo in un’intervista al Corriere dello Sport

Panucci quando era stato presentato al Palermo (Getty Images)

PALERMO PANUCCI ZAMPARINI VUOLE FARE TUTTO DA SOLO / WEB – Qualche giorno fa, Christian Panucci aveva rassegnato le proprie dimissioni da responsabile dell’area tecnica del Palermo (clicca qui per leggere l’articolo). L’ex giocatore della Roma è voluto tornare sulla vicenda nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. ”Avevo accettato la proposta con grandi motivazioni e avevo instaurato con i giocatori, lo staff e l’allenatore un rapporto eccezionale – ha detto l’ex difensore -. Avevo imposto delle regole nello spogliatoio e i ragazzi erano contenti, ma sono andato in contrasto con il presidente. Da responsabile dell’area tecnica, coordinatore anche degli osservatori da mandare in giro, avrei dovuto dare una linea ed esporla al presidente. Se Zamparini aveva in mente altri giocatori avrebbe dovuto coinvolgermi. Avrei preso un aereo, sarei andato a seguirli di persona perché per non sbagliare un acquisto bisogna scegliere l’uomo. E’ chiaro che nel mio ruolo avrei dovuto rendere conto al presidente, ma anche a una città che mi ha accolto benissimo e che vuole un grande Palermo”.

Panucci ha poi parlato dell’annuncio, fatto dal patron rosanero, dell’arrivo di Giorgio Perinetti, attuale direttore sportivo del Siena, come vicepresidente esecutivo. ”Quelle dichiarazioni mi hanno dato fastidio perché in quel modo il presidente mi ha delegittimato. Se Zamparini decide tutto da solo i 400 mila euro che ha detto che guadagnavo glieli lascio. Io voglio guadagnarmeli. Non sono andato a Palermo per mangiare i cannoli. Ringrazio Zamparini per l’opportunità che mi ha dato, ma lui è un padre-padrone che vuole fare tutto da solo. E’ bello parlare di calcio con lui, ma non può pensare di decidere tutto da solo. L’arrivo di Perinetti sarebbe stato molto positivo per me, mi avrebbe aiutato a crescere con la sua grande esperienza, ma poi saremmo stati in quattro a fare il mercato. Con chi avrebbe dovuto parlare un procuratore? Io credo che solo cambiando sistema si può costruire un grande Palermo”.

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