Champions League, Monaco come Roma, l’urlo cittadino strozzato in gola

La sconfitta nella finale di Champions in casa porta il Bayern a raggiungere lo scomodo primato della Roma dell’84

Festa mai consumata all'Allianz Arena

CHAMPIONS LEAGUE MONACO ROMA / WEB – Vent’otto anni dopo la storia si ripete, magari con altri colori ed altre latitudini. Il calcio è crudele, si sa, la buona o cattiva sorte è capace di influenzare in maniera assurda le storie del pallone ed i suoi risultati. Così che il Bayern Monaco, dopo una cavalcata strepitosa in Champions League, si ritrova a disputare la finalissima contro il Chelsea, pieno di infortuni, nello stadio di casa, l’Allieanz Arena, bardato di biancorosso. E’ anche pronta la festa cittadina, con l’epicentro nella piazza della Neues Rathaus, dove sarebbe scoppiato il caos festoso dei bavaresi. Ma qualcosa è andato storto, con i soliti, tremendi calci di rigore a decretare la sconfitta dei tedeschi a favore del sorprendente club londinese di Di Matteo. Come nel 1984, quando l’Olimpico gremito ospitava la finale unica di quella che veniva ancora denominata Coppa dei Campioni e la Roma di Liedholm non riuscì a far impazzire i propri tifosi già pronti ad assalire festosi le vie della capitale. I rigori maledetti sorrisero al Liverpool in una notte indimenticabile in modo negativo per tutti i romanisti. La maledizione della finalissima in casa si ripete.

Keivan Karimi

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