Zeman, Scala: “Lo stimo, riesce a dare delle motivazioni che pochi altri sanno dare”

L’ex tecnico giallorosso: “Prandelli? E’ un allenatore che ho sempre stimato e che è riuscito a domare Balotelli e Cassano”

Zdenek Zeman

ZEMAN INTERVISTA SCALA / WEB – L’ex allenatore del Parma, Nevio Scala, ha parlato del ritorno di Zeman sulla panchina giallorossa e non solo. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Radio Ies, durante la trasmissione “La città del pallone“:

Sulla Nazionale. 
“La Nazionale mi ha entusiasmato. Era molto tempo che non la seguivo così, ho visto un grande lavoro di Prandelli e un grande entusiasmo dei ragazzi. L’Italia avrebbe meritato di vincere prima dei rigori, ora affrontiamo senza timori la Germania con la quale non partiamo battuti”.


Su Zeman?

“Ha dimostrato che la vecchia guardia è ancora capace di grandi imprese. Valuto questo ritorno con grande piacere, anche perché con lui ai tempi di Parma e Foggia, abbiamo avuto tanti scontri interessanti. Contro di noi, non ha mai avuto grande fortuna, ma lo stimo perché ha delle qualità psicologiche molto forti: riesce a dare delle motivazioni che pochi altri sanno dare”.

Sui metodi di lavoro.
“Zeman e il sottoscritto amavamo lavorare, perché alla fine la fatica paga molto, ma al lavoro vanno uniti tanti altri aspetti della preparazione che precede la gara. Non abbiamo mai accettato la sola tattica, è questo il segreto della nostra vecchia guardia: non privare della gioia del calcio i giocatori. Zeman porterà esperienza ed una ventata di allegria. La gente che vedrà la sua Roma si divertirà”.

Sul momento del calcio italiano e Zeman.
“Le cose che ha sempre detto si sono poi rivelate verità. Lui porterà la semplicità dello sport nel calcio. Non ha mai venduto fumo, e questo è quello che è mancato al calcio italiano nell’ultimo periodo. Il calcioscommesse mette un pò di fango nel nostro calcio, ma in effetti in questo momento è anche la situazione europea ad essere degradata”.


Su Prandelli.

“Io amo Cesare se si può dire così. E’ un allenatore che ho sempre stimato e che è riuscito a domare Balotelli e Cassano. Questo è il suo segreto: niente tatticismi esasperati, poi a livello psicologico poi è un maestro. Quando una squadra emoziona vuol dire che gioca bene e da cosa importanti a chi la sta guardando”.

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