Roma, in scena all’Olimpico il meglio e il peggio della Roma di Zeman

Classici errori delle difese zemaniane per una brutta sconfitta

Zdenek Zeman

ASROMA ZEMAN BOLOGNA / ASROMALIVE.IT – Un vecchio film: quello delle partite già vinte che finiscono invece con una sconfitta. Sembrerebbe che nulla sia cambiato.

Invece il Corriere della Sera trova delle differenze con il passato delle squadre di Zeman. In passato avevano spesso preso gol per un peccato di «eccesso»: la squadra attaccava anche quando era in vantaggio e prendeva i contropiedi avversari. Ieri i tre gol sono venuti a difesa schierata. I nuovi non sono assolutamente entrati in partita e soprattutto Marquinho è stato deleterio: Zeman lo ha schierato a sinistra, spostando Florenzi a destra, e su quella fascia il Bologna ha costruito le azioni di tutti e tre i gol. È ancora un cantiere aperto e ieri sono sicuramente mancati Osvaldo e De Rossi, cioè due uomini di grande carattere. Una squadra un po’ più esperta non avrebbe mai concesso al Bologna, dopo il 2-1 di Gilardino, di ripresentarsi in attacco dopo pochi secondi e di «schiacciare» per puro timore tutta la linea di difesa e controcampo a venti metri dalla propria porta. È questo che ha portato Zeman a dire a fine gara che la Roma «è una squadra giovane. A parte Totti sono tutti di 20 anni e poco più a centrocampo e attacco. Si devono abituare, devono avere esperienza. Non sono abituati ancora a vincere»? Se così fosse sarebbe grave, perché a Roma il tempo per crescere con tranquillità è sempre poco.

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