Padova, Viviani: ”Il mio sogno è sempre quello di tornare alla Roma”

Il centrocampista classe ’92 ha parlato della sua nuova vita a Padova ma ha anche fatto capire che il cuore è rimasto un po’ a Roma

Il centrocampista del Padova Federico Viviani (Getty Images)

PADOVA VIVIANI SOGNO TORNARE ROMA / ASROMALIVE.IT – Federico Viviani è in prestito al Padova da quest’estate ma la sua aspirazione più grande resta comunque quella di tornare alla Roma. A gazzettagiallorossa.it, il giocatore ha parlato della sua nuova esperienza in Serie B ma ha anche ricordato alcuni momenti della scorsa stagione:

Come ti trovi a Padova?
Sia con i compagni che con lo staff tecnico mi trovo benissimo. Tutti mi hanno subito accolto bene e anche con l’allenatore sono stato abbastanza fortunato”.

Sul salto dalla A alla B?
Ho avuto la fortuna di essere stato con la prima squadra lo scorso anno e quindi devo dire che l’ho sentito di meno. Indubbiamente però è un grande salto, perché passare dalla Primavera alla B, dove giochi con gente che ha 200-300 presenze tra i professionisti non è facile. Ora piano piano speriamo che vada meglio, devo solo pensare a crescere e ad accumulare presenze”.

Il prossimo anno speri già di tornare a Roma?
E’ ancora troppo presto, il sogno è sempre quello, però ora devo pensare a fare bene partita per partita. Per il futuro non lo so, adesso devo pensare a mettermi al servizio dei miei compagni qui a Padova”.

Come ti hanno preparato per la serie B?
Mi hanno detto che all’inizio è sempre difficile, anche perché è la prima esperienza lontano da casa. Qui a Padova però sono stato fortunato perché ho trovato un gruppo che mi ha aiutato tanto e con il quale ho un bel rapporto”.

Su Pea?
Il mister mi ha aiutato parecchio e mi sta facendo capire che la B è un campionato diverso rispetto a tutti gli altri: è lunghissimo e ti devi giocare le tue possibilità fino all’ultimo minuto. Forse un mio difetto è che in campo mi rilasso un po, ma quest’anno posso crescere molto con il mister che mi sta dietro per curare questi difetti”.

Sulla serie B?
E’ un campionato difficile perché i ritmi sono alti e c’è molta aggressività. E’ vero che magari c’è meno qualità rispetto alla serie A, ma è comunque un bel campionato per far crescere un giovane”.

Su Luis Enrique?
Di lui ho un ricordo positivo. Mi ha aiutato tanto fino dal ritiro dandomi fiducia e consigli, in più mi ha fatto giocare nella Roma cinque partite da titolare e per un giovane è un opportunità grandissima”.

Perché hai scelto Padova?
Perché è una piazza importante che ha sempre puntato a fare bene in B. Poi in estate mi telefonò Pea per convincermi e questa per un ragazzo di 20 anni è una cosa importante”.

Su Leonardi?
Me lo hanno detto, ma non essendo informato dei fatti, non posso esprimere un giudizio. Conoscendolo posso dire che è un bravo ragazzo con la testa sulle spalle e un buon giocatore. Mi dispiace e mi rattrista questa cosa”.

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