As Roma, Lippi: “Roma straripante. Totti? Lotta e corre di prima”

Parla l’allenatore Italiano

Lippi parla anche dalla Roma
Lippi parla anche dalla Roma

AS ROMA DICHIARAZIONI / ASROMALIVE.IT – Marcello Lippi allenatore e neo campione di scudetto e coppa con il Guangzhou, ha rilasciato un’intervista al Messaggero, in cui parla anche della Roma. Eccone uno stralcio:

Che cosa ha imparato in questi mesi dal calcio cinese?
“Ho scoperto che la loro alimentazione è corretta: priva di grassi. Prima delle gare, però, carboidrati. Come si fa da noi”.

Come giudica il nostro torneo?
“Poco combattuto. Ero convinto che il Napoli potesse lottare per il titolo. Non ha, invece, avuto continuità”.

Seconda, adesso, è la Lazio: la considera una sorpresa?
“Nessuno, inizialmente, l’aveva indicata tra le protagoniste. È ordinata, compatta e unita, la più regolare. Petkovic non lo conoscevo, ma si è calato subito nella realtà del nostro calcio. Ha dato organizzazione, sfruttando le individualità. Klose è un fuoriclasse e anche Hernanes è un campione. Ma il più bravo tra i tecnici è un altro”.

Chi sarebbe?
“Montella. Ho subito notato la sua preparazione. Ma non pensavo che, però, facesse così in fretta, avendo allenato poco: i giovanissimi con la Roma, la breve esperienza sulla panchina giallorossa e l’anno scorso a Catania. Ha sfatato il luogo comune che, quando si cambia molto, bisogna avere pazienza. A Firenze, rispetto alla stagione scorsa, è tutto nuovo: dirigenti, allenatore e tutta la squadra. Ha portato concetti di gioco e psicologicamente ha lavorato bene con il gruppo. La Fiorentina gioca il calcio più bello: può lottare per il secondo posto”.

E la Roma?
“A volte è straripante. Proprio contro il Milan ha mostrato di che cosa sia capace, avendo grande qualità nei suoi singoli che riescono ad esaltarsi nello spartito scelto dal tecnico. Ma non dà certezze. Perché poi cade come a Verona contro il Chievo. Deve evitare, insomma, i black out”.

Insomma la sua Juve è ancora la favorita?
“Non ho dubbi, è la più forte. Difficilmente lascerà qualcosa. Con gli alti e i bassi non si vince, mentre i bianconeri non hanno pause da un anno e mezzo”.

Come valuta il momento di due suoi campioni del mondo, Del Piero che non si riesce ad ambientare a Sidney e Totti che sta trascinando la Roma?
“Il paragone non si può fare. Alex avrebbe voluto chiudere alla Juve. Ha però dovuto lasciare e ha scelto l’Australia per non giocare più a certi livelli, pur avendo alcune proposte interessanti in Europa. Francesco, invece, fa bene a continuare con la Roma. È un giocatore senza età. Lo avete mai sentito parlare di addio al calcio? Mai. Non ci pensa. Gli ho inviato un messaggio per Natale: è un piacere vederti giocare così. Fisicamente e mentalmente è al top. Si diverte”.

A 36 anni, Totti continua battere record: quale crede che sia il suo segreto?
“La disponibilità che offre ai tecnici e ai compagni. I gol li ha sempre fatti, ma ora lotta e corre più di prima. Mi ricorda Zidane. Quando Conte perdeva palla, il francese andava a riconquistarla. Era un esempio. Perché gli altri dicevano; se lo fa un campione come lui, se fa questo per noi… Tutti nella Roma sono spinti a dare di più proprio seguendo l’atteggiamento di Francesco”.

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