Roma, le prime reazioni all’esonero di Zeman

Ecco le parole di Mazzone, Sebastiani e Spinosi

Mazzone
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REAZIONI ESONERO / ASROMALIVE.IT – Tutti e tre si dicono naturalmente dispiaciuti per l’esonero del boemo ma dissentono sul fatto che fosse la cosa giusta da fare. Ecco le reazioni di tre addetti ai lavori riguardo l’esonero di Zdenek Zeman dalla panchina giallorossa.

L’ex tecnico giallorosso Carletto Mazzone contesta ai microfoni di Adnkronos la decisione della dirigenza nei confronti del boemo: “Non sono d’accordo con l’esonero di Zeman. Quando si e’ deciso di ingaggiare Zeman, si conoscevano i suoi pregi e i suoi difetti. Bisognava avere pazienza, non credo che fosse lui il responsabile della situazione che si e’ venuta a creare. Zeman ha una storia importante, avrebbe pagato di tasca sua per vincere a Roma. Questa squadra nell’ultimo anno e mezzo ha cambiato tanti giocatori, alcuni sono molto validi ma sono poco piu’ che ragazzi: hanno bisogno di tempo per crescere. Sarei andato fino a fine campionato con Zeman, gli avrei dato tempo. In questa decisione vedo una mancanza di competenza. Se si pensa che lui sia il responsabile della carenza dei risultati, si valuta ma alla fine della stagione. Io lo avrei confermato anche con 10 sconfitte: una decisione del genere, a questo punto dell’anno, e’ incomprensibile. La societa’ doveva chiamarlo e rinnovargli la fiducia fino al termine del campionato”.

Così il presidente del Pescara Daniele Sebastiani, ha commentato a Tuttomercatoweb“Mi dispiace molto, bisogna sposare il suo credo e dargli carta bianca: evidentemente questo a Roma non è avvenuto. Sono dispiaciuto, so quanto ci tenesse a far bene in giallorosso. Lui sa che a Pescara avrà sempre degli amici. Ma la nostra panchina adesso è ben occupata da Bergodi”.

Luciano Spinosi, ex giocatore e allenatore della Roma (Primavera), ha commentato l’esonero di Zdeněk Zeman:

Signor Luciano, serviva una scossa del genere?

“Evidentemente sì. In alcuni momenti, la soluzione più facile è quella di cambiare l’allenatore: mi dispiace tanto per Zeman, ma la società ha il diritto di fare la sua scelta“.

Questo avvenimento certifica l’inadeguatezza del boemo per le grandi panchine?

“Non credo. Il calcio di Zeman lo conosciamo tutti: se sviluppato in un certo modo, porta solo soddisfazioni. I problemi della Roma, a mio avviso, sono altri“.

Tipo?

“Ieri ho visto la Roma più brutta della stagione, una squadra in piena confusione. Ha giocato solo Totti, ma ormai non fa più notizia”.

Totti unico trascinatore: da un lato è affascinante, però rovesciando la medaglia ci si rende conto che non può essere un 37enne a portare avanti la baracca…

“Concordo. Spero solo che Francesco continui così: è un patrimonio del calcio italiano, abbiamo bisogno di fuoriclasse del genere”.

Il nuovo allenatore è Aurelio Andreazzoli: lo conosce?

“L’ho visto un paio di volte, ma non posso esprimere un giudizio dal punto di vista tecnico. Penso che tra due giorni arriverà uno tra Blanc e Giampaolo. Del francese si parla molto”.

Serve più uno alla Blanc, con cui costruire il futuro, oppure un traghettatore?

“Dipende dalle idee della società. Se non vogliono anticipare le scelte per la stagione successiva, allora che vadano con un traghettatore. In caso contrario, Laurent Blanc sarebbe un’ottima opzione”.

Ieri molti singoli in difficoltà per la pressione del tifo: è un’arma a doppio taglio in questo momento?

“Sicuramente. Giocare a Roma non è semplice: oggi come oggi, serve che ognuno tiri fuori gli attributi e dia quel qualcosa in più che troppo spesso è mancato. A prendere in mano la situazione, pero, devono essere i calciatori di maggiore esperienza e personalità”, ha dichiarato a mondopallone.it.

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