Roma, Stekelenburg: da Parma al Parma, la parabola di un numero 1

L’olandese perse il posto nella gara d’andata

Il portiere giallorosso Maarten Stekelenburg (Getty Images)
Il portiere giallorosso Maarten Stekelenburg (Getty Images)

STEK / ASROMALIVE.IT – È successo un po’ di tutto nei centotrentasette giorni che separano Maarten Stekelenburg dal Parma: sotto il diluvio del Tardini, la sua partita si era interrotta per infortunio dopo quarantacinque minuti sul punteggio di 2-1 per la squadra di Donadoni.

Al suo posto entra Goicoechea, fino a quel momento, poco più di un oggetto misterioso, da lì in poi il portiere titolare della Roma fino alla gara con il Cagliari, il disastro che a Zeman costa ben più caro che all’uruguagio. «Se sta bene, giocherà sempre», mette in chiaro Andreazzoli nella sua prima conferenza stampa dopo la promozione in panchina. E infatti: cinque partite su cinque da Genova in poi, con sette gol al passivo, ultimo quello irridente di Udine, dove pure un paio di buoni interventi li aveva fatti. E pensare che meno di due mesi fa l’olandese era convinto che la sua esperienza a Roma fosse finita. 

Gli ci è voluto meno del previsto per riuscire a riprendersi il posto e passare da portiere di Coppa Italia (e neanche sempre, a Firenze era in tribuna) a titolare fisso, visto che il giorno dopo il viaggio a vuoto era in panchina contro il Cagliari a guardare lo sciagurato autogol di Goicoechea chiedendosi cos’altro dovesse succedere per riavere il suo posto. Ad accelerare la sua rincorsa è intervenuto il cambio in panchina e il resto è storia. La fiducia ritrovata gli ha fatto bene all’umore e gli ha anche fatto venire voglia di tentare la sua prima intervista in italiano. Ripresa la Roma, è arrivata anche la convocazione di van Gaal, che lo aveva lasciato fuori nell’amichevole con l’Italia di un mese fa. La separazione a giugno minacciata dopo il mancato passaggio al Fulham sembra un ricordo lontano, quasi quanto la notte delle streghe del Tardini, quando si è interrotto un discorso che oggi, centotrentasette giorni dopo, Stek è pronto a riprendere.

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