Nba, i San Antonio Spurs “resuscitano” Mc Grady per i playoff

Si era ritirato, ora il grande ritorno

Tracy Mc Grady
Tracy Mc Grady

NBA MC GRADY/ ASROMALIVE.IT – Il basket Nba nei playoff diventa un altro sport. Dove oltre al talento contano il senso del gioco, l’esperienza e la capacità di saper leggere le situazioni. L’ingaggio di Tracy McGrady da parte dei San Antonio Spurs, annunciato nella tarda serata italiana di martedì, forse va letto in questa chiave. Anche se i dubbi restano.

T-Mac prende il posto di Stephen Jackson, altro veterano coi suoi 35 anni, tagliato dopo una stagione negativa nelle cifre (6.2 punti e 2.8 rimbalzi in 19′ di media) e un rapporto con coach Gregg Popovich sempre più deteriorato. Viste le condizioni fisiche di Manu Ginobili, che si avvicina ai playoff certamente non al top, a San Antonio non si sono fidati ad affrontare la post-season coi soli Kawhi Leonard, Danny Green e Gary Neal nei ruoli di guardia e ala. Infatti McGrady potrà giocare la post-season, perché non era stato inserito in nessun roster Nba nella stagione attuale.

T-Mac è stato uno dei più grandi attaccanti del terzo millennio. Senso del canestro fuori dal comune, capacità di crearsi tiri dal nulla più che naturale. I 13 punti segnati per gli Houston Rockets negli ultimi 35 secondi della partita contro i San Antonio Spurs del 9 dicembre 2004 resteranno nella storia. Il problema è che McGrady era ormai considerato un ex, o quasi. Classe 1979, ha giocato per l’ultima volta nell’Nba con gli Atlanta Hawks nel 2011/2012. Modeste le sue cifre: 5.3 punti, 3 rimbalzi e 2.1 assist in 16′. In questa stagione T-Mac ha giocato in Cina, al Qingdao Eagles, a 25 punti e 7 rimbalzi di media. Cifre influenzate dal livello della Lega, lontano galassie dall’Nba. Più in generale McGrady, scelto dai Toronto Raptors col numero 7 nel 1997, ha visto crollare il suo fatturato dopo il 2008/2009, quando il suo rendimento non è più tornato al top dopo una serie di infortuni alle ginocchia che ne hanno parecchio ridimensionato la carriera.

San Antonio entrerà nei playoff con la testa di serie numero 2 ad Ovest, col vantaggio del fattore campo al primo turno e nell’eventuale semifinale di conference. Da non escludere un incrocio coi Lakers privi di Kobe se la squadra di D’Antoni batterà Houston. E chissà se McGrady, che in carriera non ha mai vinto una serie ai playoff Nba, potrà finalmente sfatare il tabù.

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