As Roma, Paparelli: “Quegli sfottò su papà sono un coltello in una ferita aperta”

Parla il figlio del tifoso ucciso da un razzo al derby del 1979

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PAPARELLI SFOTTO / ASROMALIVE.IT -Il 26 maggio ha lasciato strascichi pesanti tra le tifoserie di Lazio Roma, scatenando una vera e propria guerra a suon di sfottò, che con il passare dei giorni è finita per invadere i muri di tutta la Capitale. In breve tempo però la situazione è degenerata, come nel caso delle vergognose scritte inneggianti alla morte di Vincenzo Paparelli. A tal proposito romatoday.it ha contattato Gabriele Paparelli, figlio del tifoso laziale tragicamente scomparso il 28 ottobre del 1979 per raccogliere le sue impressioni: “É uno schifo senza vergogna. Sono esausto, non ho più parole per commentare questo scempio. Sono davvero stanco. Ogni volta che insultano papà è come un coltello che gira in una ferita aperta. Lazio e Roma non hanno fatto nulla in passato e non fanno nulla oggi. Mi sarei aspettato almeno un comunicato da parte delle società e invece niente“.

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