AS ROMA Maffucci (Zero Assoluto): “Ho sempre adorato Zeman, ma questa Roma ha fame di vincere”

Matteo Maffucci
Matteo Maffucci

Il portale web Calcionews24 ha intervistato Matteo Maffucci, noto per essere uno dei componenti del duo musicale Zero Assoluto. Il giovane cantautore non ha nascosto la sua passione per i colori giallorossi:

La Roma arriva a San Siro nel migliore dei modi, con una pesante vittoria contro il Bologna per 5 a 0…
«Non solo è stato un risultato pesante, ma è stata anche una bella partita. Vedere vincere la Roma in quel modo è il segnale più bello. Noi tifosi romanisti non siamo abituati a vedere la squadra molto costante, concentrati, con la voglia di essere sempre sulla partita, col senso di gruppo. Forte perché è palese ed evidente. Ogni gol che fa la Roma, almeno da quando è iniziato il campionato, si vedono tutti i giocatori festeggiare come se fosse una finale di Coppa del Mondo. Questo è un segnale che dimostra la fame di vincere».

La Roma è stata etichettata come la sorpresa di questo avvio di campionato, cosa è cambiato rispetto agli altri anni?
«E’ cambiato l’allenatore. Rudi Garcia è stato bravo a gestire il gruppo, a rendere i calciatori partecipi del progetto e unire il gruppo. E’ cambiata la metodologia di comunicazione tra allenatore e giocatore. Ogni calciatore in campo sa quello che deve fare, ci crede e ha voglia di farlo, questo è il suo più grande risultato. Inoltre, vedo miglioramenti dal punto di vista del gioco. La Roma migliora partita dopo partita e finora può contare su sei vittorie in altrettante gare».

Rispetto alla scorsa stagione, con Zeman, cosa è cambiato?
«Ho sempre adorato Zeman come allenatore, ma li c’erano problemi nello spogliatoio. Garcia sta sul pezzo e lavora in un certo modo, il boemo su questo ha peccato di superbia. Il 4-3-3 non era il problema, Zeman votava tutto all’attacco e verticalizzava. Ho notato che Rudi Garcia nel suo gioco crea un mix fra Luis Enrique e Zeman».

Dopo la vittoria contro il Bologna, adesso arriva l’esame contro l’Inter…
«E’ un grande esame. Le squadre di Mazzarri giocano bene, sono chiuse e solide. Inoltre saranno rigenerate mentalmente, sarà una partita durissima».

Inter-Roma, che partita ti aspetti?
«Più che mi aspetto, spero di trovare una Roma che giochi con lo stesso atteggiamento di queste partite. Prima o poi si dovrà pur pareggiare o perdere, ma spero di no».

Chi sarà decisivo?
«Totti è sempre decisivo, a prescindere se segna o no. In quest’ultima fase sta facendo segnare tutti. Infine, spero in una super partita di Strootman, un giocatore che adoro».

Dalle illusioni di Milan e Juventus, alla realtà Roma. Mi riferisco ad Adem Ljajic…
«Tecnicamente, come tipologia di gioco, può dialogare meglio con Totti».

Inoltre, c’è anche Gervinho che in attacco si sta facendo sentire…
«Mi ha stupito tanto Gervinho, mi piace molto. Non sta facendo rimpiangere, nonostante il mio amore incondizionato, Lamela. Gervinho è meno bello da vedere, ma è più concreto».

L’idolo indiscusso di Roma, Francesco Totti, è fresco di rinnovo…
«Non c’è da dire niente. Francesco Totti è la Roma, con questo ho detto tutto. Quando smetterà di giocare ci sarà un prima-Totti e un dopo-Totti. E’ il giocatore più importante del calcio romanista e italiano, anche più di Baggio per quanto mi riguarda».

De Rossi dovrebbe seguire il suo esempio? Il centrocampista ogni anno è corteggiato da club di lusso…
«Credo che Daniele seguirà quello che ha fatto Totti. E’ il primo ad avere voglia di rimanere in giallorosso, ma mi auguro che anche Florenzi riesca a seguire queste orme. E’ sempre bello giocare per la squadra di cui sei tifoso, è un sogno che si possono permettere in pochi».

Nel 1999 ci fu il singolo d’esordio degli Zero Assoluto: Ultimo Capodanno. Nel video compare Totti e altri giocatori della Roma. Avete in progetto un’altra idea come questa?
«Il video fu fatto 14 anni fa, durante l’ultimo anno in cui allenò Zeman la Roma, e non abbiamo in mente altre iniziative come questa. E’ bello che rimanga quell’affresco li, una cosa unica. Nel video, oltre a Totti, c’erano anche Di Francesco, attuale allenatore del Sassuolo, Tommasi, Cafù e Delvecchio. Meraviglioso! Infine vi dico che a breve uscirà il nostro nuovo disco, ci abbiamo lavorato due anni».

Fonte: Calcionews24.com

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