AS ROMA Righetti: “Garcia ha la mentalità vincente. La sua Roma mi ricorda quella di Liedholm”

L'ex difensore giallorosso Ubaldo Righetti
L’ex difensore giallorosso Ubaldo Righetti

Garcia ha portato una nuova mentalità, idee e situazioni tattiche diverse: con lui c’è più compattezza. C’è molto di Garcia in questa Roma: la conoscenza del mestiere, il dialogo diretto con i calciatori. Lui non cura solo la squadra, ma anche il giardiniere di Trigoria. Capello, ad esempio, curava talmente i calciatori che si occupava anche del colore dei loro calzini”. Lo ha detto Ubaldo Righetti, ex centrale difensivo della Roma, a Radio anch’io lo sport di Radiorai, commentando il momento-magico dei giallorossi. “Garcia agisce senza intermediari, la ‘suà Roma mi ricorda quella di Liedholm, nella quale ho avuto la fortuna di giocare – ha aggiunto -. Anche in quel caso si faceva grande possesso palla, creando grossi problemi agli avversari. Qualche dubbio poteva starci alla vigilia, su Garcia, l’unico super-convinto era lui stesso, forte delle proprie conoscenze. La sua prima dichiarazione mi colpì: disse che la squadra lo doveva amare. Un esempio? Ha sempre un occhio di riguardo per quelli che stanno in panchina, la differenza sta lì. E poi, quando disponi di giocatori con qualità importanti, fai comunque la differenza”. “Dopo le cessioni di Lamela e Marquinhos, c’era un pò di malumore fra i tifosi; però, conoscendo la storia di Garcia, si sapeva che avrebbe rinunciato al centravanti – sottolinea -. La Roma ha venduto bene, facendo arrivare De Sanctis e Maicon, che hanno portato esperienza, ma anche mentalità vincente. Con loro si è creato il giusto equilibrio fra esperienza e freschezza. Florenzi, giocatore straordinario, è l’esempio di questa Roma. Tornando indietro con gli anni, si fa il paragone fra De Rossi-Totti, Di Bartolomei-Falcao. I loro – conferma il testimone oculare Righetti – non erano scontri, ma confronti per il bene della squadra; questo tipo di situazioni dialettiche portano via molto lavoro all’allenatore”. Su Totti, poi, l’ex difensore non ha dubbi: “Da bambino era quello che vediamo adesso: è questa la sua grandezza. È cresciuto, continua a crescere, pur mantenendo lo spirito del ragazzo giovane. Ha qualità e risorse fisiche infinite. Si è rinnovato senza rinunciare a certe caratteristiche. Nella sua crescita hanno influito la famiglia e i gli amici giusti”.

Fonte: Ansa

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