ROMA-CHIEVO Conferenza stampa Garcia: “Dobbiamo essere umili e concentrati. Non siamo fortunati, abbiamo cattiveria” (FOTO, AUDIO e VIDEO)

garcia romachievoQuesto pomeriggio Rudi Garcia ha incontrato i giornalisti a Trigoria per la conferenza stampa in vista di Roma-Chievo. Queste le sue parole:

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Lei fece un piccolo turnover contro la Sampdoria. Ripeterà questa esperienza?

“E’ possibile, come non è possibile. E’ sicuro che avremo bisogno di tutti contro il Chievo e anche domenica”.

Sta cercando di migliorare il dialogo tra la squadra e Borriello?

“Marco è un attaccante d’area e ha bisogno di ricevere tante palle. Non è solo il caso di Marco. I nostri attaccanti segnano molto perchè la squadra gioca bene e crea occasioni da gol, e questa cosa deve rimanere. Giovedì sarà la gara più difficile perchè il Chievo sempre si salva con facilità, è casuale che quest’anno sia ultima. Tutti i tifosi e tanti a Trigoria pensano che sia una gara già vinta, ma la vinceremo solo se saremo umili e giocheremo al 100% con la stessa cattiveria di sempre”.

Gervinho è convocabile?

“Abbiamo altri due allenamenti, mi sembra che stia bene e ha recuperato quasi al 100%. Se non sarà giovedì, sarà domenica”.

Il gruppo ha sempre risposto alle sue indicazioni.

“Questo mi rassicura, mi fa sapere che il gruppo è fatto da giocatori intelligenti che sanno dare tutto in ogni partita. È una partita di Serie A e mai si vince prima di giocare. Mi fido dei giocatori di esperienza, non penso di aver bisogno di parlare di questa cosa. È importante che la gente sappia che abbiamo bisogno dell’Olimpico per vincere, spero che ci sarà tanta gente dietro di noi. Il Chievo è una squadra difficile da battere, la Roma non ha vinto molto contro questa squadra”.

Pensa allo scudetto?

“Siamo alla decima giornata, lo sprint finale è ancora lontano. È il mio obiettivo, abbiamo due obiettivi: fare lo sprint finale con i favoriti con Juventus e Napoli ma anche con Fiorentina e Inter e mantenere lo scarto con il quarto posto. Se vogliamo tornare in Europa è la cosa più importante”.

Cosa risponde a chi ritiene la Roma fortunata?

“Quando perdiamo Totti, Gervinho e Maicon non è fortuna, mi sembra. Per me è sufficiente. Non so a cosa si riferisce, ma la fortuna non arriva da sola. Guardate il gol salvato da Castan, non è fortuna. È voglia, rabbia, cattiveria, è dare tutto. Se non c’è Castan, la salva Benatia. Anche il salvataggio di De Rossi è accaduto perché tutti si aiutano. Se questa è fortuna, abbiamo fortuna”.

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C’è margine di miglioramento, magari sul mercato?

“Giochiamo meno bene da due partite, contro Napoli e Udinese. Lo abbiamo visto nel primo tempo. Dobbiamo mantenere la tensione alta, dobbiamo pensare a giocare ancora meglio. Ci sono tante cose da migliorare ancora, con questa squadra. Ma non dimentico che i giocatori che entrano lo fanno molto bene, ma anche loro hanno bisogno di giocare gare in fila per avere più ritmo. Abbiamo visto quanto è importante il lavoro di Borriello, deve concentrarsi sul gioco e non sul gol, che arriverà sicuro. Abbiamo visto Ljajic che ha giocato meglio nel secondo tempo dopo l’espulsione, ma ha finito stanco. Lui ha bisogno di giocare, il ritmo non arriva da solo. Giovedì o domenica con più ritmo gara sarà ancora meglio per loro”.

Ljajic le è piaciuto più da esterno o da centravanti? Possibile vederlo da falso nove?

“Peccato per l’infortunio di Totti, ma il mio futuro e quello della squadra è giovedì, quando non ci sarà. Sappiamo che Adem può giocare in diverse posizioni, un po’ come Florenzi, è duttile”.

L’assenza di Totti incide anche sugli altri reparti?

“Nel primo tempo a Udine non avevamo un buon equilibrio difensivo, non abbiamo risposto bene. Avevamo sempre tre giocatori dell’Udinese che non difendevano, quindi avevamo bisogno di quattro uomini per difendere. Era quasi un tre contro tre, per questo era pericoloso. Quello che è più importante è che la squadra riflette sul campo e che ha la capacità di ribaltare le cose. Ho visto un primo quarto del nostro secondo tempo di grande qualità, anche quando è uscito Maicon. Il gol non è stato casuale, è stato un gioco manovrato incredibile, con un inserimento di un centrocampista, dopo un passaggio di un tocco tra De Rossi e Bradley, poi sovrapposizione di Ljajic e taglio di Marquinho per aprire lo spazio. Abbiamo attaccato in quattro e abbiamo vinto perché la squadra non solo difende, ma ha fiducia nei compagni e sa di poter segnare in ogni momento. Abbiamo gioco di squadra e talenti per farlo. Questa è una forza, è vero che abbiamo subìto solo un gol ed è vero che per vincere è meglio non prendere gol, ma siamo con l’Inter il miglior attacco e questo non è casuale. Per questo io penso che possiamo ancora migliorare e giocare ancora meglio sul piano collettivo”.

Guarderà Fiorentina-Napoli?

“Sono sincero, non sapevo che ci fosse questa gara. Forse adesso la guarderò, però quel che voglio dire è che non abbiamo bisogno di vedere gli altri risultati se continuiamo a vincere. È la nostra gara ad essere importante, non quelle degli altri. Continuiamo la striscia per non dover guardare gli altri”.

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Il calo può essere dovuto a stanchezza atletica?

“Quando giochi mezz’ora in dieci e vinci non può essere un problema fisico. È un problema di scelta di gioco. Sul piano fisico la squadra è stata incredibile, De Rossi ha pressato tutti così come Strootman. Sono segnali importanti, giovedì sarà ancora più pericoloso perché abbiamo giocato trenta minuti in dieci. Questo ci toglie energia, fortunatamente abbiamo quattro giorni tra Udine e Chievo, sarà sufficiente per stare bene giovedì”.

Come farà a tenere alta la tensione?

“È facile solo all’apparenza il match col Chievo. I giocatori sanno che è troppo bella la storia adesso per calare sul piano di dare tutto. Hanno una voglia incredibile, lo abbiamo visto domenica scorsa. Non vediamo l’ora di giocare la prossima gara, perché abbiamo ancora fame di vivere le emozioni delle scorse gare. Quando è difficile, come a Udine, è ancora meglio”.

Vede somiglianze tra questa Roma e il Lille campione nel 2011?

“Sono squadre diverse, il gioco si somiglia ed è normale. L’identità di gioco è la stessa, i giocatori e il contesto sono differenti. Avevo meno giornalisti in sala stampa. Saluto i tifosi del Lille, ma qui la passione è differente. È bello, ma anche pericoloso. Per questo dobbiamo mantenere le cose al centro, non dobbiamo essere troppo euforici e, nel momento della difficoltà, dobbiamo avere fiducia nella squadra. Quando la squadra dà il meglio, le cose vanno bene”.

Ci saranno quattro giocatori diffidati. Ne terrà conto?

“Quello che spero è che i quattro diffidati non avranno la sfortuna di prendere un cartellino tutti insieme. Sarà bene non farlo, ma vedremo. Per me non è un problema una squalifica, perché giovedì non c’è Maicon ma gioca Torosidis ad esempio. Non inciderà sulle mie scelte”.

La Roma rischia di essere legata soltanto a un modulo?

“Penso che abbiamo già dimostrato che possiamo fare cose diverse. Normalmente possiamo fare gioco manovrato, che dà difficoltà all’avversario. Possiamo essere forti sulle ripartenze. È una fortuna avere Borriello, perché quando giochiamo contro una squadra schierata, come forse sarà il Chievo, è una qualità in più avere un giocatore che può segnare in area. È anche vero che dobbiamo dargli palloni dalle fasce, contro il Napoli ha dato una palla gol a Florenzi di sponda. Lui è un goleador, gli piace segnare, a me piace più il suo lavoro e che si concentri su quello. I gol arriveranno sicuramente”.

Si aspettava un campionato di livello più alto?

“Il livello per me è alto. Facciamo così: guardiamo solo i risultati della Juventus e del Napoli. Hanno vinto sette partite, ottenuto un pari e fatto solo una sconfitta. È un inizio fantastico. Sono favoriti per questo, noi abbiamo fatto una cosa straordinaria, ma ci sono solo 5 punti. Anche l’Inter va bene, anche la Fiorentina gioca in modo bellissimo. Il Verona per il momento ha fatto molto bene. Il livello qui è alto, perché tutte le squadre sono bene organizzate, per questo sarà difficile vincere giovedì. Dobbiamo essere al 100%, non esiste una squadra piccola in questo campionato”.

La FIFA ha ufficializzato le liste per il Pallone d’Oro. Chi è il suo favorito? Cosa vuol dire la presenza del solo Pirlo tra gli italiani?

“Ho seguito gli ultimi due anni, ci sono giocatori incredibili, penso che quest’anno sia l’anno di Ribery. Sono felice che un giocatore emblematico come Pirlo sia tra i migliori del pianeta, ma qui in Italia ci sono altri giocatori, come Balotelli, che sono giocatori di alto livello. Spero che quest’anno sia Ribery a vincere. Gli allenatori? Sono tutti di grande livello, è un onore essere in questa lista per loro. Sono tutti bravi”.

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