TORINO-ROMA Cesari: “Il gol di Cerci era regolare, ma c’era il rigore su Pjanic”

Graziano Cesari, ex arbitro ed ora opinionista televisivo
Graziano Cesari, ex arbitro ed ora opinionista televisivo

Graziano Cesari, ex arbitro internazionale, è intervenuto ai microfoni di Rete Sport per commentare gli episodi di Torino-Roma.

Gli arbitri dimenticano il colore della maglia quando scendono in campo?
Spero di sì. Vedo che gli errori vengono commessi anche in Champions, basta guardare Real Madrid-Juventus. In Italia queste cose succedono proprio a quegli arbitri con poca personalità o poco carisma; oggi gli arbitri sono tutti super palestrati e quindi dovrebbero essere più forti e preparati rispetto a quelli precedenti; invece, alcuni di loro, hanno paura e non riescono a sopportare la pressione di uno stadio pieno.

Durante la tua carriera professionale, hai mai ascoltato discorsi sulla possibilità di favorire una squadra rispetto ad un’altra?
No assolutamente no, toglietevelo dalla testa. Magari ci sono altri tipi di conversazioni tra gli arbitri perché noi analizziamo i comportamenti di allenatori e tesserati. L’importante per gli arbitri è cercare di non essere condizionati da questi discorsi, un giocatore che si butta non si può etichettare come un “tuffatore” sempre. Demetrio Albertini, il vice presidente di Lega, era una bella zanzara, come anche Alessandro Del Piero. Ci sono giocatori come loro preparati, intelligenti che sanno benissimo quanto possono parlare e dove invece si devono fermare.

Sugli episodi di Torino-Roma…
Il gol è assolutamente regolare. Io non ho visto una spinta di Meggiorni su Benatia perché si tratta di due giocatori che si contendevano un pallone lungo ma il granata era più avanti. Mi sembra che Benatia inciampi con la gamba destra toccando la coscia di Meggiorini. Non ho visto spinte alte. Questa è la mia interpretazione personale.

Sul braccio largo di Meggiorini…
Secondo me Benatia perde l’equilibrio durante la corsa e anche lui, come Meggiorini, allarga il braccio contro l’avversario cercando di aumentare il volume del corpo. Il primo errore è di Benatia che viene superato da un pallone che stava avvicinandosi alla porta.

Sull’episodio di Pjanic…
Non voglio neanche commentarlo. Non scherziamo, è questo l’episodio da analizzare perché Pjanic è in possesso del pallone e l’avversario entra in scivolata. L’intervento di Darmian ha lo scopo di interrompere la corsa del bosniaco ma il difensore granata alza troppo la gamba. Mi sembra evidente il fallo. In ogni caso, l’arbitro sa sempre quando ha arbitrato bene o male, adesso lo capisce anche in tempo reale perché il quarto uomo è un cattura-informazioni, avverte immediatamente il direttore di gara quando dalla panchina arrivano sollecitazioni o commenti. L’arbitro, a fine primo tempo, ha la possibilità di capire l’esito di decisioni dubbie grazie proprio al quarto uomo che si trova al lato dei bordocampisti e dei cameramen.

Sulla cena nel post partita di Torino-Roma che ha coinvolto Banti, i suoi assistenti, Ventura e qualche giocatore…
Non ci trovo nulla di sconveniente. A me è successo di trovarmi in Inghilterra, prima di una partita di Champions, a prendere tè e pasticcini nella stessa sala dove si trovavano i giocatori e l’allenatore della squadra che avrei dovuto arbitrare. Non credo che sia questo l’evento che possa in qualche modo modificare le sorti di una partita. Lo ripeto, non ci trovo nulla di sconveniente. In ogni caso, è preferibile sempre evitare questi momenti; quando arbitravo a Torino evitavo di andare a cena nei ristoranti frequentati dalla Juventus o dal Toro.

Un commento sul tocco di mano di Balzaretti in area di rigore della Roma?
Mai rigore.

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