ROMA-FIORENTINA L’analisi tattica. Gervinho devastante da esterno, Garcia azzecca i cambi ed ingabbia Cuadrado

Garcia Destro
Garcia Destro

Torna a vincere la Roma, abile a cancellare la serie non troppo gratificante dei quattro pareggi consecutivi. Uno dei motivi più reali del successo di ieri sulla Fiorentina è legato all’atteggiamento tattico di entrambe le compagini. Giallorossi più quadrati ed omogenei delle ultime uscite, schierati con un punto di riferimento centrale come Ljajic e due esterni rapidi e abili nei movimenti senza palla come Gervinho e Florenzi. I viola, rispetto alle ultime contendenti arrivate all’Olimpico, hanno mostrato una tendenza a fare gioco, ad attaccare con compattezza ed unità d’intenti, tanto da lasciare alla Roma gli spazi necessari per pungere. Soprattutto Gervinho ha avuto il merito di approfittare delle difficoltà difensive di Tomovic e della scarsa copertura esterna di Cuadrado per pungere in velocità, tanto da divenire decisivo su entrambe le reti romaniste. Nei duelli in mezzo al campo meglio la Fiorentina della Roma, con Ambrosini schierato strategicamente alle calcagna di Strootman, per evitare gli inserimenti offensivi dell’olandese. Bene il solito Borja Valero, che vince il duello tutta fantasia contro Pjanic, più in ombra del solito nel giro-palla giallorosso. Garcia torna invece ad azzeccare i cambi: il tecnico francese inserisce Destro nel momento di crescita della Roma, dando peso fisico all’attacco dei suoi ed allargando Ljajic sulla destra. Giusto anche l’ingresso di Taddei in mezzo al campo, dando così la possibilità a Pjanic di giocare una ventina di metri più avanti ed esprimersi senza la gabbia mediana della Fiorentina. Un plauso anche alla marcatura sul temibilissimo Cuadrado, spesso ritrovatosi murato dalla pressione tripla di Dodò, Strootman e De Rossi.

Keivan Karimi

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