BOLOGNA Moscardelli: “Porto la Roma nel cuore, ma impossibile che indossi la maglia giallorossa”

Moscardelli (foto Tmw)
Moscardelli (foto Tmw)

L’attaccante della Bologna, Davide Moscardelli, ai magini della lunga intervista rilasciata ai microfoni di TMWmagazine.com, nel numero di dicembre, ha parlato della sua città, Roma e del suo sogno nel cassetto per il futuro, “oramai praticamente impossibile“, come lui stesso lo ha definito.

Presto tornaste in Italia. A Roma. La sua città in tutto e per tutto. “Roma e i romani sono un po’ particolari. Allegria e simpatia sono le loro peculiarità e ogni volta che ci torno l’affetto aumenta. Porto Roma nel cuore, anche se ammetto che è dura viverci. E’ una città caotica, ma una volta smesso con il calcio la mia casa sarà lì”. Da Roma alla Roma. E la Curva Sud… (ride) “Ci sono stato un paio di volte… Ma giusto per caso… (ride, ndr). Ero un ragazzetto quando ho vissuto la realtà della curva, con tutte le belle sensazioni che si provano. Grazie a quell’esperienza, adesso che sono dall’altra parte, ho la possibilità di capire meglio di altri l’umore della tifoseria, anche se non nego che un certo tipo di contestazioni facciano male. Diciamo mi adopero sempre per trovare la giusta via di mezzo fra le varie posizioni”.

A proposito di sensazioni forti, lei all’Olimpico ha avuto anche la fortuna di giocarci… “Belle emozioni davvero. La prima volta fu contro la Lazio e devo ammettere di aver patito un po’ di tensione e, infatti, la gara non andò bene. La gara contro la Roma, invece, è stata completamente diversa perché affascinato da sempre da quei colori e per lo scambio di maglia a fine gara con Francesco Totti”.

Non a caso il suo primo figlio si chiama proprio Francesco.. “Quello è anche il nome di mio padre. Diciamo che ci sono entrambe le motivazioni alla base della scelta. E’ un nome che si è fatto scegliere facilmente”.

Chiudiamo con il sogno nel cassetto di Davide Moscardelli. “Non farmelo dire che poi non si avvera.. (ride, ndr). Sinceramente il sogno fin dall’inizio è quello di vestire la maglia della Roma. So che è difficilissimo e per questo si chiama sogno, oramai è praticamente impossibile. Sono realista”.

Fonte: Tmw

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