Queste le sue parole: “Dobbiamo pretendere piu’ attenzione sui comportamenti, le normative ci sono, come quelle sulla discriminazione territoriale e vanno rispettate. Dopodiche’ a fine stagione potrebbe esserci un dibattito per capire se sia opportuno modificare o ottimizzare queste norme. C’e’ grande attenzione ad esse ma poca ai comportamenti, quando invece dovrebbe avvenire l’esatto contrario”.
“Dopo i suggerimenti dati dall’Alta Corte del Coni nel respingere il ricorso della Roma – ha continuato Abete – abbiamo evidenziato che alla fine della stagione sportiva faremo una riflessione sul quadro normativo vigente, il vero problema italiano pero’ non sono le norme, ma i comportamenti”.
Fonte: Ansa