VIOLENZA STADI Al via il vertice tra Alfano ed i rappresentanti dello sport

Alfano
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Ha preso il via al Viminale il vertice tra il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, i rappresentanti del calcio italiano e del Coni. All’incontro, in cui si discuterà delle nuove misure da adottare per le trasferte a rischio e il Daspo di gruppo, partecipano il presidente del Coni, Giovanni Malagò; il segretario generale, Roberto Fabbricini; il presidente dimissionario della Figc, Giancarlo Abete; il dg, Antonello Valentini; i rappresentati delle quattro Leghe, Maurizio Beretta (Serie A), Andrea Abodi (B), Mario Macalli (Lega Pro), Carlo Tavecchio (Dilettanti).

Fonte: Ansa

Si è concluso dopo circa un’ora e mezza l’incontro al Viminale tra i vertici della sicurezza dello Stato e i rappresentanti del mondo del calcio e dello sport in materia di violenza negli stadi. All’uscita il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha affermato: “Ci sarà a brevissimo un altro incontro e il ministro degli Interni, Angelino Alfano, si è impegnato a portare, in un prossimo consiglio dei ministri e dopo aver fatto le dovute verifiche, un pacchetto di normative di cui oggi ci sono delle bozze, proprio per le esigenze e le necessità che noi tutti conosciamo”. “C’è la volontà di aggredire l’argomento -ha aggiunto il n.1 dello sport italiano-, i campionati iniziano a fine agosto e quello della Serie B una settimana prima. Si è chiesta un’opinione e una testimonianza su tutte le vicende perché la morte di Ciro Esposito ha creato ulteriormente una accelerazione”.

“Per adesso non c’è niente, è stata una riunione interlocutoria”. Così Mario Macalli, presidente della Lega Pro, al termine del vertice sulla sicurezza con i rappresentanti delle istituzioni convocata dal ministro degli Interni, Angelino Alfano, al Viminale. “Ci richiameranno, penso a breve, senza la pompa magna delle persone importanti e magari parlerà più direttamente con le società e con le leghe…”, ha detto Macalli. “E’ normale che lo faccia, ci sono dei problemi e vanno risolti con l’aiuto di tutti. Prima di tutto -ha evidenziato- devono parlare in consiglio dei ministri, ma ha voluto capire quale era la situazione per poter poi esprimere all’interno del consiglio stesso le valutazioni che porteranno anche a delle normative di un certo tipo. Ma per adesso non c’è niente, è stata una riunione interlocutoria per sentire come la pensano le varie componenti”.

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