IL FATTO QUOTIDIANO De Rossi, l’ultimo degli anti-Lotito

De Rossi in Nazionale
De Rossi in Nazionale

(P. Ziliani) – Che la recita del calcio italiano abbia raggiunto un livello strapaesano che più strapaesano non si può è sotto gli occhi di tutti; ma se in questo teatrino sempre più malinconico, sempre più scalcagnato, di colpo ci si trova di fronte a un problema imprevisto, quello del suggeritore che ha bisogno del suggeritore, allora le cosa si fanno maledettamente serie. Venendo a bomba: Claudio Lotito, il suggeritore ufficiale di Carlo Tavecchio, neo presidente federale, ha bisogno di un suggeritore che gli consigli di togliersi dagli zebedei. Né più né meno.

Lui, Caudio Lotito, da un po’ di tempo è uscito di senno: oggi si sente l’imperatore Claudio (41-54 d.C.), domani l’imperatore Tito (79-81 d.C.) e così se ne va in giro con la Nazionale sfilando in divisa come Mussolini in via dell’Impero davanti agli atleti che lo salutano a giavellotto sguainato. Buffon e Chiellini, per educazione, abbozzano. Ma c’è anche chi, come Daniele De Rossi, preferirebbe evitare“Come ha detto il mister – ha spiegato De Rossi –cerchiamo di parlare il meno possibile di politica. Poi ci sono i miei fastidi personali, che non vuol dire siano di tutto il gruppo. Io preferisco avere meno gente possibile dentro gli spogliatoi e intorno alle zone di calcio. Mi dicono che è giusto che alcuni di questi consiglieri stiano lì, ho visto che sono 21: speriamo che non vengano tutti e 21, sennò non entriamo più sul pullman”.

REPLICA dell’imperatore Claudio (detto lo Tito): “Non voglio fare polemica: ma io non sono solo un consigliere federale, sono molto di più”. Già: chi è e cosa rappresenta Lotito oggi? Sarebbe bello che qualcuno lo spiegasse: hai visto mai che anche in via Allegri è stato siglato, nottetempo, un patto del Nazareno –tra Figc e un pezzo di Lega –che il Renzi-Berlusconi al confronto gli fa un baffo. E sarebbe bello che qualcuno spiegasse perché Lotito segue la Nazionale mentre agli altri 20 consiglieri, da Pozzo a Ulivieri, da Pitrolo a Gravina, da Mambelli a Burelli, non viene nemmeno in mente. Che fa Lotito, marca il territorio? Per conto di chi? E contro chi? E a otto anni da Calciopoli: qualcuno sentiva il bisogno di un dirigente che si mettesse a scimmiottare Moggi facendo lo smargiasso a favore di telecamere dicendo: Io so’ io e voi nun siete un cazzo? De Rossi ha lanciato la petizione: salviamo il calcio dal ritorno del Marchese del Grillo. Fai la cosa giusta: firma anche tu.

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